facebook rss

Acqua, lo stop notturno forse slitta
C’è chi va a fare la lavatrice
nelle case dove non si paga la bolletta

EMERGENZA - Nell’area del cratere i consumi si sono impennati in maniera abnorme. La Ciip incassa 8 milioni in meno. Si spera in un inverno con pioggia e soprattutto neve
...

 

di Franco De Marco

C’è un piccolo spiraglio. Potrebbe non scattare, a partire dalle 23 di lunedì 13 alle 6,30 del mattino dopo, fino a nuovo avviso, l’interruzione dell’acqua a causa dell’emergenza, con codice rosso, dovuta alla riduzione della portata delle sorgenti, alla siccità e ai consumi abnormi nell’area del cratere. Se alla recente pioggerellina si aggiungesse qualcosa di più consistente, ecco che l’ipotizzata chiusura di alcuni serbatori potrebbe slittare di qualche giorno, cosa più probabile, o addirittura essere sospesa, cosa meno probabile.

Il presidente della Ciip spa Giacinto Alati

Il presidente della Ciip Vettore Giacinto Alati, con i suoi tecnici, pur denunciando la gravità della situazione, lo ha sempre ipotizzato. Al momento, comunque, rimane in piedi l’annuncio che la Ciip chiuderà, fino a nuovo avviso, i rubinetti durante la notte a partire da lunedì 13. Non resta che invocare Giove Pluvio. E per le prossime settimane e mesi anche la dea Chione nota nella mitologia greca come la signora delle nevi. Perché per rifornire le sorgenti quasi a secco c’è bisogno di molta molta neve (non come l’anno scorso però) oltre che di pioggia. La neve è essenziale per rimpolpare le sorgenti. La Ciip promette che farà, come ha fatto fino ad oggi, tutto il possibile per evitare disagi alla popolazione.
Il codice rosso dunque rimane. La causa principale dell’emergenza, come detto, è la persistente siccità, è la riduzione delle sorgenti a causa del terremoto (quella di Forca Canapine è scomparsa e quella di Montegallo è sotto il 50% ) ed è il consumo altissimo d’acqua registrato nelle zone terremotate. Come noto nei Comuni all’interno del cratere, fino al 2019, non si paga la bolletta dell’acqua così come nelle abitazioni inagibili fuori dal cratere. Insomma, per dirla fuori dai denti, quando l’acqua è gratis, guarda un pò, se ne consuma molto ma molto di più del normale, magari sprecandola, a danno di tutti. In maniera irresponsabile e indegna. Non solo la Ciip ha incassato fino ad oggi 8 milioni in meno, ma ha dovuto registrare utilizzazioni davvero eccessive e non giustificabili. Magari non tanto da parte di singole famiglie ma da usi irrigui e industriali. C’è addirittura chi – riferisce una fonte autorevole – va a fare la lavatrice da chi non paga l’acqua. Aivoglia a parlare di etica. Se non ci saranno slittamenti o annullamenti, questi sono i Comuni e le zone dove da lunedì alle 23 mancherà l’acqua.
Ascoli: Mozzano, Monticelli, Brecciarolo, Tofare, via Piceno Aprutina, via Napoli, via III Ottobre, via Spalvieri, Via Napoli. San Benedetto: contrada Marinuccia e parte alta zona Ascolani. Comunanza: centro urbano e Villa Pera. Force: centro urbano. Venarotta: centro urbano. Roccafluvione: centro urbano. Folignano: Villa Pigna, Villa Pigna, Battente, Marino del Tronto. Maltignano: centro urbano, Caselle. Acquasanta Terme: centro urbano, Santa Maria, Castel di Luco, Centrale, Paggese. Castel di Lama: centro urbano, Villa Chiarini, Piattoni, Forcella, Gabbiano,Valentino, Colle, Villa S. Antonio. Castorano: centro urbano, San Silvestro, Gaico. Colli del Tronto: centro urbano, Villa San Giuseppe. Spinetoli: centro urbano , Pagliare del Tronto . Offida: centro urbano, zona Cappuccini, zona San Lazzaro, Borgo Miriam. Rotella: centro urbano, centro urbano Rotella. Acquaviva Picena: centro urbano, contrade San Vincenzo, Colle in su. Monsampolo del Tronto: Centobuchi, Stella di Monsampolo, centro urbano. Grottammare: zona ovest di via Valtesino fino a zona artigianale. Montalto Marche: centro urbano e Montedinove centro urbano. Ripatransone: centro urbano. Monteprandone: Centobuchi.

Fontana ascolana a secco (©Photo Sandro Perozzi)

Le fontane pubbliche hanno già subito una restrizione: ad Ascoli funzionano con una sola cannella la fontana dei Cani e quella di piazza Arringo. A San Benedetto chiusa quella di piazza Matteotti, ad Offida chiusa quella di piazza XX Settembre e a Rotella chiusa quella di piazza Europa. Ai sindaci è stata inviata dalla Ciip una nota in cui si conferma il codice rosso di allarme per l’emergenza idrica. In relazione ad attività di promozione turistica, su segnalazione degli stessi sindaci, la Ciip si impegna però ad attenuare le restrizioni nell’erogazione.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X