di Bruno Ferretti
«Siamo tutti convinti di poter uscire da questo periodo negativo. Dopo due sconfitte consecutive è un momento difficile che vogliamo superare battendo il Foggia. Il 4-2 di Carpi, dove per la prima volta non abbiamo giocato ai nostri livelli, non può e non deve cancellare quanto di buono l’Ascoli ha fatto in precedenza. Io ho piena fiducia nella squadra, nello staff e sono convinto che con l’aiuto dei tifosi e la vicinanza di tutta la città, possiamo ripartire. La classifica è molto corta».
Parole di Cristiano Giaretta, il ds del Picchio, che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa in sede. «Non dimentichiamo che prima di Bari, dove è stata determinante l’ingiusta espulsione di Gigliotti, l‘Ascoli aveva conquistato sei risultati utili consecutivi – ha aggiunto Giaretta – in classifica ci mancano 4 o 5 punti che meritavamo e non dimentichiamo che questa è una squadra nuova che ha bisogno di tempo per amalgamarsi. 14 giocatori su 27 sono nuovi come è nuovo lo staff tecnico». Il ds ha poi rivelato: «A fine partita ho chiesto all’arbitro Saia perché non ha espulso Nzola dopo quel fallaccio su Mignanelli. Lui mi ha risposto che non è stata un’entrata così pericolosa. Ma… Mignanelli h riportato una frattura al malleolo. Per curiosità sono andato a guardarmi cosa è accaduto nelle partite dirette in passato da Saia in passato e ho riscontrato che non sa distinguere la gravità di certi falli. Lo scorso anno in Ternana-Verona ha espulso Maresca dopo uno scontro aereo con Avenatti. Testa contro testa, niente di grave ma Saia ha tirato fuori il cartellino rosso».
«Il Foggia? Partita delicata ma dobbiamo mantenere le nostre certezze – ha proseguito il ds – La squadra avverte l’importanza della partita e si sta preparando con la giusta tensione. Ripeto: ci tireremo fuori da questa bassa classifica».
Magari con qualche rinforzo a gennaio? «Qualcosa faremo se ci sarà la possibilità di migliorare la squadra. Ma il mercato di gennaio è particolare perché si trovano giocatori non in condizione fisica, altri che scendono di categoria e allora bisogna valutare anche le loro motivazioni. Comunque vedremo. Il presidente Bellini, come al solito, ci darà le linee guida che condivido pienamente e cercheremo di seguirle. Favilli? Di sicuro resterà con l’Ascoli fino al termine del campionato anche se a gennaio dovesse essere ceduto, come abbiamo fatto lo scorso gennaio con Orsolini alla Juventus. Lui è contento di essere rimasto ad Ascoli perchè ha capito che il tempo non era ancora quello giusto per lui. Ma andrà d sicuro in serie A come Orsolini (Atalanta), Cassata (Sassuolo), Felicioli (Chievo) e questo per l’Ascoli è motivo di grande soddisfazione».
Ascoli-Foggia: 4.000 tifosi in arrivo, Picchio senza Mignanelli, Padella e Favilli
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