Il Comune di Monteprandone rappresentato dal sindaco Stefano Stracci e dall’assessore ad ambiente e patrimonio Fernando Gabrielli ha partecipato questa mattina, lunedì 13 novembre 2017, a Palazzo Loggia, a Brescia, alla cerimonia (organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la presenza dal Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi) durante la quale sono state firmate le Convenzioni con i Sindaci dei Comuni beneficiari delle risorse previste dal «Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate».
A giugno scorso, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è stata accolta la domanda di finanziamento del progetto presentato dal Comune di Monteprandone. Redatto dal Comune di Monteprandone, il progetto si è classificato 14esimo su 853 progetti presentati, 451 ammessi a finanziamento e 46 finanziati dal fondo per l’attuazione del Piano. Per le Marche sono sei i progetti finanziati. L’intervento, diretto alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, andrà a riqualificare alcune aree urbane di Centobuchi. Verrà finanziato per un importo pari a 1.900.000 euro di fondi statali e 100.000 euro di fondi comunali e privati provenienti dai partner di progetto. “L’intento è quello di coniugare qualità dell’ambiente urbano e integrazione sociale nella convinzione che una città più bella stimoli relazioni positive fra le persone -spiega il Sindaco Stefano Stracci- È un progetto complesso che deve vedere protagonisti non solo gli attori pubblici ma anche associazioni e singoli cittadini. È una sfida che si vince se una comunità sa fare squadra. Per questo inizieremo fin da subito gli incontri con i residenti per declinare insieme gli strumenti attuativi del progetto”.
IL PROGETTO
L’obiettivo progettuale consiste nel miglioramento della qualità del decoro urbano del tessuto sociale ed ambientale, mediante attivazione di servizi e interventi di ristrutturazione edilizia, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, alla promozione delle attività culturali, didattiche e sportive e la tutela di adulti e minori vittime di violenza, tratta, sfruttamento e abusi sessuali. L’individuazione delle aree urbane degradate è stata effettuata attraverso il calcolo, per singola zona e per totale, dell’indice di disagio sociale (IDS) e dell’indice di disagio edilizio (IDE). Le zone censuarie come individuate dall’Istat rispondenti ai parametri individuati dal bando sono via Salaria da via Fosso Nuovo a via San Giacomo e il quadrilatero compreso tra le vie della Liberazione, 1° maggio, Gramsci e Salaria.
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