di Claudio Felicetti
«Spinetoli dice no all’immigrazione di massa, alle coop ed al business dei migranti, proprio come hanno fatto altri comuni. Vogliono mettere 40 persone in 200 metri quadrati. Ci opponiamo fermamente ma non siamo razzisti, questa manifestazione serve anche a smentire questa diceria».
Un corteo composto da circa 300 persone, nel pomeriggio di domenica 19 novembre, si è mosso verso il Cinema Gigli di Pagliare per ribadire la propria idea sull’arrivo dei migranti da ospitare in una palazzina di via Tevere. In testa al plotone, il sindaco Alessandro Luciani, l’assessore Giulio Ficcadenti ma anche i consiglieri dell’opposizione Renato Costantini e Roberto Pagnoni. Presente anche l’ex vicepresidente della Provincia Emidio Mandozzi.
«Siamo qui, vicino ai cittadini, perché anche l’Amministrazione è contraria a questa accoglienza di massa. Si tratterebbe di collocare 40 ragazzi, un numero enorme, in un centro Cas di prima accoglienza. -ha spiegato il sindaco Luciani- Il problema è che non c’è stata data conferma neanche sulle cifre; insieme ad altri sindaci della vallata siamo stati ascoltati dal Prefetto, a cui abbiamo ribadito di essere disposti ad ospitare il numero consentito dal Ministero: già ne abbiamo 20 su un massimo di 24, siamo a disposti a prenderne anche altri 10 perché Spinetoli è sempre stato un paese accogliente, ma aderendo al progetto Sprar di seconda accoglienza, più controllato nei numeri e nel modo, in una maniera seria e responsabile. Per il resto ciò che succede non lo sappiamo e non lo vogliamo perché non ci interessa».
«A breve terremo un consiglio comunale aperto in cui redigeremo un documento atto ad esprimere la nostra contrarietà, documento che poi consegneremo al Prefetto», ha concluso Luciani. Al termine della manifestazione, il corteo si è riunito all’interno del Cinema Gigli per una assemblea pubblica sul tema.
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