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Giovane madre morì folgorata sulla scala,
in tre a processo per omicidio colposo

TRAGEDIA - La morte di Carla Benigni avvenne a Castignano il 14 agosto 2015. Il dibattimento previsto a giugno
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Si svolgerà il 25 giugno 2018 di fronte al giudice Marco Bartoli il processo a carico dei tre imputati (la proprietaria dell’abitazione Nemis Alesi, il titolare di un’impresa edile Roberto Rossetti e il tecnico Rolando Mariani) per la morte di Carla Benigni, la giovane madre di Castignano rimasta folgorata su una scala mentre stava appendendo dei festoni in vista dell’inizio della manifestazione Templaria in programma nei giorni seguenti. A decidere il rinvio a giudizio per omicidio colposo è stato il giudice dell’udienza preliminare Rita De Angelis che ha accolto la richiesta avanzata dal procuratore Umberto Monti. Respinta invece la richiesta della citazione in giudizio della dell’assicurazione dell’impresa e del tecnico Gli imputati sono difesi dagli avvocati Nazario Agostini, Andrea Recchi, Giuseppe Falciani e Mauro Gionni. Secondo la ricostruzione della Procura, la donna è morta fulminata dopo aver toccato con la mano sinistra un pluviale in rame e con la spalla destra un vecchio ponteggio metallico di una casa oggetto di una precedente ristrutturazione. Purtroppo l’intera struttura in rame dell’immobile (grondaia e discendenti) era risultato essere sotto tensione a 230v a causa del contatto tra un discendente posto sul lato di via Roma della casa con un cavo posticcio, usurato e volante che partiva dalla scatola Enel e arrivava a penzoloni sul contatore elettrico posto nel seminterrato.


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