di Claudio Romanucci
“Non parla nessuno”. Dopo una settimana da incubo, aperta dall’annuncio del presidente di voler lasciare la squadra, dagli attacchi del diesse Giaretta agli arbitraggi e dalla protesta di cinquecento tifosi alla società sotto la sede di corso Vittorio Emanuele a rivendicare il fatto che l’”Ascoli non è un giocattolo”, la società ha scelto la linea del silenzio stampa. Nessun tesserato ai microfoni, neanche un rappresentante della società, segno della situazione difficile. Domani al Picchio Village è prevista alle 9.30 la ripresa della preparazione.
E così l’analisi del pari contro i grigiorossi è lasciata all’ex tecnico dei bianconeri Attilio Tesser, ora guida di una Cremonese in salute. Domande sui suoi e, inevitabilmente, anche sul Picchio.
«Non mi ha meravigliato questo l’Ascoli. – ha detto il tecnico dei lombardi – Si sono dimostrati una squadra viva che si compatta dopo i momenti di difficoltà, Noi, però, abbiamo fatto la partita e creato palle gol. Riguardo l’intervento di Mengoni nel primo tempo che avrebbe potuto valere il rosso, credo che possa succedere anche all’arbitro di sbagliare. Non dimentichiamo le nostre occasioni, l’ultima di Brighenti».
I suoi sono apparsi però un po’ in flessione…
«L’Ascoli si è disposta a cinque in fase di non possesso palla, abbastanza bloccata, creare quattro o cinque palle gol non era facile».
Si aspettava il cambio di modulo da parte di Fiorin?
«Sinceramente no, visto che c’era continuità di allenatori ma ci poteva anche stare. Ho detto ai miei di mantenere alta l’attenzione».
L’infortunio di Claiton le ha complicato i piani?
«Un cambio diverso nel finale l’avrei fatto. Il calcio è questo. Anche i risultati di oggi dicono quanto questa Serie B sia pericolosa, regna un grande equilibrio. Ogni partita è una battaglia».
Altro ex bianconero ai microfoni, Alberto Almici: «Abbiamo fatto una buona partita, è mancato solo il gol. Sapevamo che era un campo difficile, noi siamo stati attenti, non abbiamo mai subito ripartenze e con Cinaglia ho avuto un bel duello. Alla fine ho salutato i miei ex compagni, li ho visti un po’ giù di morale come accaduto in passato. Vi sono possibilità per l’Ascoli di rialzarsi. Fallo mio da rigore? Non ricordo proprio, è nuova pure per me».
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