di Benedetto Marinangeli
TERAMO – La Samb vince a Teramo dopo 12 anni, sfata il tabù del Bonolis dove fino a questa sera non aveva mai vinto, sale al terzo posto in classifica appaiando l’Albinoleffe. A due lunghezze c’è il Renate con la capolista Padova sempre otto punti avanti. Meglio di così non poteva andare ai rossoblù. Il ritiro di Monteprandone è servito per compattare lo spogliatoio e per dare la giusta concentrazione alla squadra in vista di una gara estremamente importante sia per la classifica che per il morale. E così è stato. Una formazione compatta che non ha lasciato nulla al caso e che ha saputo colpire al momento giusto, restando sul pezzo sul ritorno degli abruzzesi.
Derby marchigiano-abruzzese con una parentesi di grande paura, fortunatamente rimasta tale. La partita è stata infatti sospesa per 4 minuti a causa dell’incendio della rete di una delle porte dovuto al fitto lancio dei fumogeni da parte dei tifosi di casa. Sono intervenuti i Vigili del fuoco presenti allo stadio e tutto è ripreso con regolarità. Nessun ferito, ma solo spavento e – negli occhi di molti tifosi della Samb – è balenato il terribile ricordo del rogo che al vecchio “Ballarin” di San Benedetto il 7 giugno 1981 causò due morti e tanti feriti.
Al “Bonolis”, Capuano propone un inedito 3-4-1-2 con il giovane Bove a svariare tra le linee del centrocampo e la coppia offensiva Miracoli e Di Massimo. Canonico 3-5-2 per Antonino Asta che si affida al tandem Barbuti-Tulli per provare a creare problemi ad Aridità. Ma all’ 8’ pt l’estremo difensore rossoblù è costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un problema al flessore della coscia destra. Al suo posto entra Pegorin al suo esordio in questo campionato, dopo la sfortunata parentesi di mercoledì scorso a Caserta.
Il gran freddo del Bonolis congela il gioco delle due squadre. Grande battaglia in mezzo al campo, corsa ma nulla da segnalare per quanto riguarda le emozioni. Solo al 2’ un cross basso di Tomi non trova alcun rossoblù pronto alla deviazione sul secondo palo con Sales che spedisce il pallone in angolo. Per il resto centrocampo aggressivi e difese attente da entrambe le parti. Al 40’ è Barbuti di testa a spedire il pallone sul fondo. Cinque minuti dopo un affondo di Miracoli non trova Di Massimo nella correzione a rete da pochi passi. Si infortuna Amadio con Graziano che ne prende il posto.
Nella ripresa subito un cambio per la Samb. Capuano inserisce Esposito per Di Massimo contando sulla fantasia del “genietto” per scardinare la prestante linea difensiva del Teramo formata da Caidi e Speranza. Al 7’ ecco Vallocchia per Gelonese. All’8’ la Samb passa in vantaggio. Scambia Esposito-Valocchia al centro con Miracoli che con il corpo ha cercato la correzione in porta. La palla rimane lì ed è Bove a calciarla in porta per il vantaggio rossoblù. Pronta la risposta del Teramo al 10’ st con Graziano che di testa sfiora il palo da azione da calcio d’angolo. Asta inserisce l’attaccante Foggia per Ilari con il Teramo si mette in campo il 3-4-1-2.
E’ Pegorin a salvare la baracca al 23’ st deviando in angolo una conclusione di Tulli da dentro l’area di rigore. Al 32’ la Samb sfiora il raddoppio. Esposito pennella un pregevole assist per Bove che al volo manda il pallone a lambire il palo. Il Teramo si rifà sotto con Barbuti kla cui conclusione si perde alta sulla traversa. Asta si goca gli ultimi due cambi inserendo Soumare per Tulli e Bacio Terracino per Barbuti passando così al 3-4-3. Risponde subito Eziolino Capuano dando respiro a Bacinovic e Rapisarda. Al loro posto Di Cecco e Mattia. Non cambia nulla in casa Samb sotto il profilo tattico.
Al 42’ st grande intervento di Pegorin che d’istinto si oppone ad una conclusione a botta sicura di Graziano. Il Teramo resta in 10 al 47’ st per l’espulsione di Caidi per doppia ammonizione dopo un brutto fallo su Patti. Al 51’ Esposito viene messo giù in area da Calore, rigore ed espulsione del portiere. Teramo in nove con in porta va Graziano. Dal dischetto Miracoli fissa il 2-0 con cui si chiude la partita.
TERAMO (3-5-2): Calore, Caidi, Speranza, Sales; Ventola, De Grazia, Amadio (46’pt Graziano), Ilari (12’st Foggia), Varas; Barbuti (33’pt Bacio Terracino), Tulli (33’ pt Soumare). A disp.: Lewandowski, Pietrantonio, Altobelli, Paolucci, Milillo, Diallo, Faggioli, Mancini. All.: Asta.
SAMB (3-4-1-2): Aridità (8’pt Pegorin); Conson, Miceli, Patti; Rapisarda (36’st Mattia), Gelonese (7’st Vallocchia), Bacinovic (36’st Di Cecco), Tomi; Bove; Di Massimo (1’st Esposito), Miracoli. A disp.: Ceka, Troianiello, Di Pasquale, Candellori, Valente. All.: Capuano.
ARBITRO: Giosuè D’ Apice di Arezzo.
RETI: 8’ st Bove, 51’ st Miracoli su rigore.
NOTE: Spettatori 2.500 circa di cui un migliaio provenienti da San Benedetto. Espulso Caidi per doppia ammonizione. Amm. Gelonese (S), Bacinovic (S), Caidi (T), Vallocchia (S).
SPOGLIATOI
Capuano salta di gioia come un bambino: «La prova va al di là del campionato, sono partite dove ti giochi una stagione, i ragazzi ci tenevano molto, abbiamo messo cuore e organizzazione, non si vinceva qui da 12 anni. In tre partite abbiamo preso un gol su calcio di rigore».
Il patron Fedeli al fischio finale va a festeggiare anche lui sotto la porta: «Questi ragazzi ci seguono dappertutto, dovevo ringraziarli, cerchiamo di valorizzare i giovani e stasera in campo ce ne erano, risultato giusto».
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