La statua della Madonna di Gimigliano (da molti venerata come miracolosa) torna ad Ascoli. Sarà esposta in una nicchia di rua dei Salvioni, accanto al laboratorio artistico di Luciano Cordivani, scultore, pittore e ceramista ascolano, fra i più apprezzati non solo in città ma anche fuori. L’apparizione della Madonna a Gimigliano, frazione di Venarotta, risale a maggio 1948: da allora la chiesetta costruita in quel luogo è diventata meta di migliaia di devoti pellegrini e credenti in preghiera. «Tanti anni dopo, mentre mi trovavo nella chiesetta, un uomo che non conoscevo e non ho più visto, mi disse: tu devi realizzare una statua della Madonna – rivela Cordivani – la notte successiva, mentre dormivo, sognai una statua della Madonna e decisi di usare quella immagine per farci una scultura che nel 1988, in occasione del quarantennale dell’apparizione, fu posizionata in una nicchia all’interno della chiesetta di Gimigliano».
La statua è alta circa 80 centimetri ed è di colore bronzo anticato. Un capolavoro, uno dei tanti realizzati dal maestro Cordivani. «La portammo in processione da Ascoli a Gimigliano sotto un diluvio – ricorda l’artista – e una volta arrivati nella chiesetta la posizionai nella nicchia che era stata predisposta e fui colpito da un intenso profumo di rose. Ma nella chiesa non c’era alcun fiore. Da quel momento la mia vita è cambiata. Ero uno che, purtroppo, spesso bestemmiava, ma da quel giorno non è più successo».
Lo scorso anno Luciano e la figlia Cinzia, anche lei artista e collaboratrice del padre, sono tornati a Gimigliano per una cerimonia privata. Nell’occasione sono andati nella chiesa, ma la statua non c’era più nonostante fosse stata fissata con bulloni metallici per evitare che cadesse. Dove era finita? Chi l’aveva presa? «Non sapevo cosa pensare, dove cercare, a chi rivolgermi per avere notizie» dice Cordivani. La riposta è arrivata quando il parroco don Elio Nevigari ha ritrovato la statua ridotta in pezzi, tutta rotta e sporca, in un ripostiglio della torre della chiesa parrocchiale di Gimigliano. E ha avvisato Cordivani. «Sono andato a riprenderla. Era completamente rovinata. Probabilmente qualcuno l’aveva presa a picconate – prosegue l’artista ascolano nel suo racconto – io l’ho riportata qui nel mio laboratorio e l’ho restaurata. Adesso è bella come prima. Stavolta, però, resterà ad Ascoli in un luogo più sicuro dove tutti potranno ammirarla e venerarla. Starà qui in rua dei Salvioni (traversa di via Trebbiani a San Pietro Martire, ndr), ho preparato una nicchia dove prima c’era una vecchia finestra. E in testa la Madonna avrà una corona d’oro che ho fatto fare a mie spese in segno di devozione».
E venerdì prossimo 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, ci sarà la cerimonia di inaugurazione (ore 9,30) con la benedizione di don Lino Santini che è stato parroco di Gimigliano per sette anni dal 2000 al 2007. Quest’ultimo è stato presente alla presentazione insieme all’assessore Gianni Silvestri e al consigliere comunale Igino Cacciatori che ha affiancato Cordivani in questa lodevole iniziativa.
Bru.Fer.
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