di Emanuela Voltattorni
Si è costituita l’associazione “La Mel’Arancia”, che riunisce produttori, appassionati e proprietari di agrumiere storiche picene. Il nome richiama i nomi antichi dell’arancio (pomarancio, melarancio) e si rifà anche alla dizione popolare che chiamava il prezioso pomo delle Esperidi “la merarangia”. Fanno parte del direttivo il presidente, neo eletto, Germano Vitelli, il vice presidente Giovanni Massicci, il tesoriere Raniero Iacoponi, il segretario Mario Vannicola e il consigliere Vermiglio Ricci. «Gli associati per ora sono 15 -ha commentato l’assessore alle attività produttive Lorenzo Rossi, che ha supportato il progetto sin dalla sua origine- ma nei prossimi mesi, visto il grande interesse per l’argomento, il numero crescerà sicuramente». La costituzione è avvenuta a distanza di poco più di un anno dalla formalizzazione di un’intesa tra privati: «L’associazione -spiega Vitelli- subentra all’iniziale Protocollo d’intesa tra Archeoclub e proprietari di agrumi e andrà a connettersi a quelle già attive, come la Rete intercomunale e il Comitato tecnico-scientifico».
“La Mel’Arancia” infatti opererà per il recupero e la valorizzazione di tutto il patrimonio agrumicolo territoriale, tra Porto d’Ascoli e Porto Sant’Elpidio, dall’ambito culturale e paesaggistico attraverso la didattica e la sensibilizzazione della cittadinanza, a quello del ripristino delle agrumiere storiche, fino alla riqualificazione delle varietà autoctone di agrumi, dall’arancia gialla, alla sanguinella.
La costituzione di un’associazione di proprietari di giardini d’arancio era anche uno degli obiettivi del protocollo d’intesa tra 7 comuni nei cui territori ricadono le agrumiere più interessanti del piceno. Il documento è stato firmato a febbraio: «Sono molto soddisfatto del raggiungimento di questo obiettivo -ha aggiunto Rossi- Abbiamo riscontrato in questi mesi un giacimento di saperi e energie che andava solamente sprigionato. Il protocollo d’intesa ha da subito prodotto azioni tangibili e concrete, come una serie di incontri, come quelli sulle patologie e sulle mappature del genoma; la presentazione di libri e visite guidate».
L’associazione avrà sede presso i locali della stazione ferroviaria di Grottammare. «Sono mesi felici per l’associazionismo locale -commenta il sindaco Piergallini- segno della salute del nostro territorio. Questa associazione ci dice, inoltre, che il nostro futuro è la nostra storia, la conoscenza di quello che siamo stati».
Per il logo, realizzato dal grafico Lorenzo Quintili, sono stati scelti l’arco, la pianta di agrume, il mare. L’arco allude alle agrumiere caratterizzandole, in quanto presente su tutte per riparare i limoni, più sensibili ai venti freddi balcanici. Il mare sintetizza la territorialità di questa attività, il tratto medio-adriatico, ma ricorda anche le peschiere, presenti in tutti questi giardini. Non poteva mancare la pianta di arancio, sintetizzata nella grafica come la buccia di un frutto nella forma accattivante della spirale.
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