di Andrea Ferretti
Il Comune stringe l’accordo con Ecoinnova o, se preferite, Ecoinnova trova l’accordo col Comune. Sta di fatto che la società che ha in appalto la gestione dei rifiuti del territorio comunale ha trovato la quadra. Per utenze familiari, bar e ristoranti non si prevedono quindi disagi natalizi, cioè cumuli di rifiuti in strada, residui (carta, cartone, organico) di pranzi e cene natalizi e doni scartati sotto l’albero. In barba a questi accordi, gli sporcaccioni – persone incivili sempre in agguato e spesso stranieri mascherati da finti analfabeti – tornano a colpire senza pietà e senza sosta.
Le foto che pubblichiamo ce le ha girate da Sandro A., un nostro fedele lettore il quale, quando è uscito dalla sua casa nel cuore del centro storico, si è imbattuto in diversi cumuli di rifiuti. Immondizia di vario a genere a testimonianza di come gli incivili di turno, oltre a non fare la differenziata, non rispettino nemmeno giorni e orari di conferimento. Il dito, sia ben chiaro, è puntato verso una minoranza. Poca gente che ogni giorno mette però a repentaglio l’immagine di una città accogliente, civile profondamente cattolica e quindi assai tollerante come Ascoli Piceno.
Una città, Ascoli, dove su questo fronte si è fatta e si continua a fare tanta opera di prevenzione, ma pochissima di repressione. Quanti soldi sono stati spesi solo nell’ultimo decennio per pubblicizzare il “porta a porta” con tabelle, manifesti, locandine, brochure che indicano giorni e orari di conferimento? Quanto è costato questo “scherzetto” ai residenti nel Comune di Ascoli in regola col pagamento delle tasse?
L’assurdo è che la maggior parte degli sporcaccioni abitano a pochi metri dai loro stessi rifiuti abbandonati in strada dopo essere stati insacchettati perfino in contenitori colorati e profumati. Una domanda sorge spontanea: ma quanta altra immondizia sarà rimasta dentro le loro abitazioni?
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Che schifezza di gente a rovinare questa bella città.