di Andrea Ferretti
Con lo slogan “Rosso Piceno doc – Il Piacere – Tutti insieme per il Rosso più grande delle Marche” festeggia il Cinquantesimo il Consorzio tutela Vini Piceni che, in verità, la canmdelina del emzzo secolo la spegnerà il 23 agosto 2018. Le celebrazioni, intanto, sono partite e il via non poteva non essere ospitato in una location storica come il Caffè Meletti. A fare gli onori di casa lo stato maggiore del Consorzio: il presidente Giorgio Savini della cantina Santa Liberata di Fermo, la vice Paola Cocci Grifoni dell’omonima azienda, il direttore Armando Falcioni. In rappresentanza della Regione Marche, la vice presidente, nonchè assessore all’Agricoltura, l’ascolana Anna Casini.
Compito del Consorzio è valorizzare, tutelare e vigilare le denominazioni Offida docg nelle tipologie Pecorino, Passerina e Rosso, Falerio Dop anche nella tipologia Pecorino e Rosso Piceno dop anche nella tipologia Superiore. I soci del Consorzio sono 44 ma, considerando i viticoltori associati, si arriva a quota 800. Vini Piceni significa che, almeno in questo settore, le province di Ascoli e Fermo non si sono mai divise. Nel 2017 il Consorzio ha investito circa un milione e 400.000 euro per la promozione verso Usa, Cina, Hong Kong e Canada e circa 800.000 euro in occasione delle più importanti manifestazioni nazionali (Vinitaly) ed europee (ProWine a Dusseldorf in Germania). Con circa il 70% (gra le più alte a livello nazionale) non va dimenticata la presenza di produzioni biologiche.
Ma l’attività vitivinicola funge anche da grimaldello nei confronti dell’accoglienza turistica, legata a storia e tradizioni del territorio. Fa ben sperare l’ingresso di giovani imprenditori e il fatto che, specialmente nel Fermano, il Consorzio è in decisa espansione. Qualità, promozione, innovazione sono state la parole pronunciate più volte da Anna Casini che ha parlato di «un anniversario veicolo per far conoscere il territorio piceno, ovvero come raccontare il territorio legandolo al prodotto» sottolineando anche come «i numeri in questi caso parlano da soli e confermano come la scelta di vini autoctoni abbia premiato e continui a premiare». Tra le produzioni in aumento, ben due i vini nostrani nelle prime cinque posizioni: 2° posto Passerina, 4° Pecorino.
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