di Walter Luzi
Adriano & Mauro. Una amicizia antica vera, e una grande passione condivisa: il biliardino. Il successo dei neo campioni italiani di calcio balilla, 119 anni in due, fra i premiati con la loro squadra al Teatro Ventidio Basso nel corso del Gran Galà dello sport ascolano, parte da lontano. Dall’oratorio dei Frati in via 3 Ottobre e dal bar Perugia, il ritrovo abituale della omonima via dove sono nati e cresciuti. I teatri delle loro prime, interminabili partite a biliardino fin da quando avevano dieci anni o poco più, sempre in coppia fissa. Sono stati 50 anni, passati davvero gomito a gomito, di vittoria in vittoria, a cementare l’amicizia fra Adriano e Mauro, che si divertono a giocare molto più che a vincere.
Adriano lo chiamano tutti “Scrella” perchè è magrissimo, ma al biliardino è insuperabile, alla pari di Mauro. Sono una coppia invincibile: con loro non c’è speranza, è sconfitta certa. Neanche maggiorenni iniziano così a spostarsi in altre regioni dove si disputano grandi tornei di calcio balilla, che non è ancora inquadrata come disciplina sportiva agonistica, perchè la federazione nascerà solo nel 2002. Cominciano ad avere quasi i calli alle mani impugnando le manopole delle stecche, ma la pallina continua ad impazzire sotto le magie delle loro giocate in quegli ottanta centimetri quadrati di campo. I numeri uno della città, già regina del calcio marchigiano con l’Ascoli Calcio di Costantino Rozzi, diventa così, grazie a loro, anche la regina del calcio balilla.
La loro fama varca i confini regionali, e aumenta battendo anche concorrenti provenienti da mezza Italia. Epiche le sfide soprattutto contro i napoletani, con i quali spesso i match si protraggono ben oltre l’ora di verdetti e premiazioni, anche a porte chiuse. Perchè le rivalità, a biliardino, durano per sempre, e le rivincite non si rifiutano mai. Le quattro file di omini in rosso e blu, tre attaccanti, cinque centrocampisti, due difensori e un portiere giocano a memoria sotto le mani di Adriano e Mauro, con quella pallina di plastica bianca di 33 millimetri appena di diametro da spedire in gol. Napoletana, Spizzica, Cinese, Tavoletta, Cavalluccio, Mattonella, Caruso, Frusta e tantissimi altri i colpi del loro grande repertorio. La passione del biliardino con lo scorrere degli anni non sopisce. Nel 2015 ai due vecchi maestri arriva la proposta di un gruppetto di entusiasti e giovanissimi appassionati. Formare una squadra agonistica per giocarsela a livello nazionale.
Il bar Quattro Ruote di Ilario Gagliardi e Filomena Rapagnà, sponsor della formazione, diventa il ritrovo abituale del team anche per gli allenamenti. All’esordio è subito promozione in serie B e l’anno successivo addirittura in A con gli ascolani a farsi rispettare in tutte le discipline: Tradizionale, Volo, Speedball, e Tre Tocchi, in singolo, coppia e misto. Quest’anno, poi, Federica Morsella, Andrea Piccioni, Alessandro Collina, Simone Sambucini, Lorenzo Nesta, Luca Ciannavei, Ramon Testa (tutti under 30), con Adriano Fazzini e Mauro Carpani a fare …da chioccia hanno conquistato a Saint- Vincent il primo scudetto tricolore. I compagni di squadra potrebbero essere i loro figli ma la passione è identica, il fisico dei senior non arrugginisce, la classe, cristallina, sono quelli di sempre. Adriano e Mauro, 50 anni dopo la loro prima partita in coppia all’oratorio di padre Corrado, compiono, ancora divertendosi, ancora strabiliando, la grande impresa. In Val d’Aosta i concorrenti sono oltre 300, arrivati da 40 città. Vince Ascoli Piceno.
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Carmela Farfani
Ti stavo per taggare io… Mi sono quasi commossa ?
Carmela Farfani Mauro Carpani è diventato FAMOSO!!!!! Fai tanti complimenti al tuo bravissimo papy!!!!!
Grande Adriano, il tuo soprannome è identico al mio Scrella, complimenti per la vittoria