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«Giovani e famiglie in rete»
contro l’isolamento

ASCOLI - Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Carisap con centomila euro ed ha come scopo quello di aumentare la socializzazione in centro storico
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di Stefania Mistichelli

Promuovere un’azione congiunta a favore dei giovani e delle loro famiglie, a partire dai luoghi ove gli stessi si ritrovano spontaneamente, offrendo loro opportunità. Questa l’idea alla base del progetto “Giovani e famiglie in rete” promosso dalla cooperativa Il Melograno con il sostegno della fondazione Carisap. Piazza San Tommaso in primis, e poi il centro Happy, l’Impronta e i condomini di palazzo Sgariglia e di Corso di Sotto che ospitano, in città, l’housing sociale: questi i luoghi del progetto che dal prossimo gennaio fino all’aprile del 2020 andrà a cercare i giovani laddove sono soliti radunarsi e socializzare e proporrà loro laboratori artistici ed eventi, dando contemporaneamente un sostegno reale alle loro famiglie. «Il progetto “Giovani e famiglie in rete” realizza azioni a sostegno dei giovani e delle loro famiglie con la finalità di intervenire laddove vi siano problemi di comunicazione tra genitori e figli – spiega Dina Amici, presidente della cooperativa Il Melograno – attraverso quattro azioni specifiche: la prima sarà rivitalizzare i luoghi di incontro dei giovani di piazza S. Tommaso e di due centri giovanili (Happy, adiacente alla piazza, e l’Impronta in piazza Bonfine) attraverso laboratori artistici che saranno durante l’estate all’aperto (l’azione “Spazio aperto”) e nei mesi invernali al chiuso (“Un mondo a colori”). Poi, per combattere l’isolamente tipico della vita delle città promuoveremo azioni di “vicinato sociale” nei condomini di palazzo Sgariglia e di corso di Sotto e, potrando avanti anche azioni di contrasto del disagio giovanili attraverso interventi di équipe con psicologi e counselor direttamente nel domicilio delle famiglie che lo richiederanno. Infine faremo un’azione di sensibilizzazione della comunità attraverso un corposo piano di comunicazione» Centomila gli euro investiti dalla Fondazione in questo progetto, ritenuto innovativo ed in grado di attivare nuovi modelli di rete sul territorio, e che vedrà la luce grazie al coinvolgimento di una serie di partner: Consorzio Cooperative Il Picchio, Associazione Fly Comunication, Associazione Oltre Le Nuvole, Abitiamo Insieme Ascoli, Associazione Ascoli Da Vivere, Movimento Diocesano dell’Opera di Maria, Associazione Music Academy, Opera di Religione della Diocesi di Ascoli e Cooperativa Il Sorriso. I ragazzi da coinvolgere saranno circa 250, almeno trenta le famiglie per l’azione del vicinato solidale, circa 40 quelle che potranno usufruire del sostegno a domicilio. «Un’azione, quest’ultima – spiega Dina Amici – promossa proprio per renderla più fruibile e vicina ai bisogni delle persone. I valori che seguiremo per l’implementazione del progetto saranno accoglienza, ascolto attivo, gratuità, reciprocità e competenza. Non a caso, tutti i parner coinvolti possono contare su personale altamente specializzato. A gennaio ci sarà il taglio del nastro, con un evento di presentazione del progetto aperto a tutta la comunità».


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