di Claudio Romanucci
Una settimana di tormenti, stretto da una classifica deludente, le divergenze con lo spogliatoio, il serio rischio che il proprio presidente Sebastiani possa decidere l’esonero da un momento all’altro, che dopo il deludente pari odierno. Zdenek Zeman vacilla ancora. Al momento il punto gli garantirà di “mangiare il panettone”.
In sala sala stampa la sua voce è bassissima, si fatica ad ascoltarla. «L’1-1 è un risultato giunto anche se l’Ascoli è stato più attivo. Abbiamo lasciato giocare i tre difensori bianconeri e non siamo riusciti a ripartire. L’Ascoli ha fatto meglio di quello che mi aspettavo».
Poi la stoccata al suo Pescara: «Abbiamo sbagliato tanti controllo di palla, dovevamo essere più presenti sulle punizioni laterali. Due miei uomini non sono stati reattivi sul gol di Bianchi”.
Il tecnico è chiaramente insoddisfatto della sua squadro: «Noi ci difendevamo, non siamo riusciti a giocare insieme la fase offensiva».
Sullo scontro con la società ha però preferito glissare. Il passo indietro è palese: «Io non ho fatto guerra a nessuno, voi mi fate i titoli – conclude riferendosi con un mezzo sorriso ai giornalisti presenti – non mi preoccupo se sono a rischio, sono a disposizione».
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