di Bruno Ferretti
E adesso il mercato. La vittoria di Brescia ha restituito fiducia all’Ascoli e ai suoi tifosi ma i problemi restano. E vanno risolti. Nel girone di ritorno la squadra dovrà viaggiare come un treno in corsa per recuperare il terreno perduto. L’obiettivo è lasciarsi 5 squadre sotto (per la salvezza diretta), mentre con 4 dovrebbe disputare lo spareggio playout. Il patron Bellini ha promesso i necessari rinforzi a Cosmi, e anche ai tifosi, ma sarebbe opportuno stringere i tempi evitando – come in passato – di chiudere le trattative negli ultimi giorni di gennaio, affinchè Cosmi e il suo staff possano utilizzare i venti giorni di pausa del campionato per inserire i nuovi e mettere a punto la loro preparazione atletica.
Per il ruolo di centravanti il primo nome resta quello di Federico Melchiorri in prestito dal Cagliari. Il trentenne maceratese, che sarebbe molto gradito a Cosmi, si potrebbe definire “usato garantito” nel senso che in B è in grado di realizzare un certo numero di gol. Se il problema è l’ingaggio, le due società dovranno trovare un’intesa, magari facendo a metà.
Se Perez, come tutto lascia supporre, lascerà l’Ascoli per andare a Lecce, di attaccanti ce ne vorranno due anche se, dopo la sosta, tornerà a disposizione Rosseti. E’ assai probabile che a gennaio l’Ascoli definisca una doppia operazione con la Juventus ma in uscita: Favilli e il baby Di Francesco. Il primo (impegnato nel recupero del ginocchio operato) è valutato 7 milioni, per il secondo non è stata ancora fissata la cifra ma sarà consistente. La Juve lo vuole subito per valutarlo meglio nel proprio settore giovanile.
Davide Di Francesco, abruzzese di Sant’Omero, ha 17 anni (è nato nel 2001). L’Ascoli lo ha prelevato 4 anni fa da una scuola calcio di Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo) dove il ragazzo vive con la famiglia. Già convocato nella Nazionale giovanile, Di Francesco gioca sulla fascia destra ed è considerato di grande prospettiva.
I NUMERI DELL’ANDATA – Con 39 punti il Palermo di Tedino si è laureato campione d’inverno davanti a Frosinone (37), Empoli (34), Bari (34) e Parma (33) seguite da Cremonese, Cittadella e Spezia. Lo stesso Palermo e il Bari sono le squadre che nel girone di andata hanno vinto di più (10 partite), una di meno Frosinone, Empoli, Parma e Cittadella (9 ciascuno). La Ternana è la squadra che ha vinto di meno (solo 3 partite), seguita da Ascoli e Pro Vercelli (4). Grazie ai gol dei suoi cannonieri Caputo (16) e Donnarumma (11), l’Empoli è la squadra che al giro di boa ha segnato di più: 42 gol, ai posti d’onore Frosinone (37) e Perugia (35), poi Pescara e Foggia con 33, Cittadella a Ternana con 32, Palermo con 30.
La peggior difesa del girone di andata è quella del Foggia con 41 reti incassate, seguita da Cesena (40), Ternana (38), Pescara (37) e Pro Vercelli (37). Passando ai rigori Cittadella e Avellino ne hanno avuto più di tutti (6 ciascuno), ma i veneti ne hanno sbagliato la metà; Perugia e Cesena sono le squadre che hanno avuto più rigori contro (7), Ascoli e Venezia le due sole squadre che invece non hanno avuto rigori contro.
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