Ci sono le piazze di Ascoli e la spiaggia di San Benedetto, ma non i monti Sibillini. Era nell’aria da quando era stato approvato il piano milionario con i fondi del sisma per il rilancio del turismo delle Marche, che ai Sibillini sarebbe toccata una fetta quasi inestistente di visibilità (leggi l’articolo). Et voilà: il 5 gennaio è uscito, sul canale youtube di Marche Tourism (il canale ufficiale dedicato all’informazione e alla promozione turistica della Regione), la reclame Rai per il 2018 che pubblicizza le Marche «dalle dolci colline al blu del mare Adriatico», come si legge nella descrizione del video. E le montagne? Nemmeno l’ombra, escluso il profilo in chiusura del Monte Conero, che però è un monte solitario che affaccia sulla costa. «Nemmeno un fotogramma sulla montagna – dice ad esempio il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli – che addirittura non viene citata neanche nella didascalia. Il “cratere” ringrazia. Ci siamo abituati. Non ci ha vinto un terremoto, figuriamoci se può abbatterci uno spot che si dimentica completamente di noi». Se questo spot sia realizzato o meno con i soldi del sisma non è chiaro. Anche perché, nella pubblicità annunciata a dicembre, sarebbe dovuta comparire la voce narrante di Giancarlo Giannini, che in questa appena pubblicata invece non c’è. In ogni caso, si tratta apertamente di uno spot per pubblicizzare le Marche del centro nord.
«Purtroppo – si legge in diverse istruttorie dei recenti provvedimenti che assegnano fondi per la pubblicità in Rai – il messaggio che si è oramai diffuso in Italia, fino a varcare i nostri confini, è che la Regione Marche sia stata colpita in pratica su tutto il territorio, tanto è che i primi segnali negativi sono arrivati dalle innumerevoli disdette di prenotazioni dalle strutture ricettive per il periodo natalizio e pasquale, non solo, come comprensibile, nelle aree direttamente colpite e delimitate dal sisma, ma anche su tutta la fascia costiera e collinare oltre all’intera Provincia Pesarese che di fatto non sono state interessate dal sisma». Inoltre «nelle riunioni tenutesi in questi ultimi mesi nei vari Comuni colpiti dal sisma con le organizzazioni di categoria, la popolazione stessa e gli organi politici e di Governo, sono state rilevate e poste in essere, a più riprese e con grande insistenza, delle richieste precise alla Regione Marche di farsi carico, il più celermente possibile, di interventi di promozione del territorio regionale e di mandare dei messaggi forti sia sul mercato nazionale che estero, sul fatto che non tutto il territorio della Regione Marche sia stato colpito dal sisma, ma in prevalenza solo alcune aree interne senza aver interessato la fascia costiera ed il centro nord della regione, tanto è che la maggior parte delle attività produttive e delle strutture ricettive turistiche nelle Marche rimangono tuttora fiorenti e pronte all’utilizzo. Pertanto, nel dare seguito alle richieste avanzate, con la comunicazione dell’Assessore al Turismo Moreno Pieroni, approvata dalla Giunta Regionale nella seduta del 12/12/17, sono stati individuati una serie di interventi urgenti volti al rilancio dell’economia e del comparto del turismo sul territorio regionale». Le Marche 2018, insomma, almeno per il momento, fanno a meno della montagna, delle piste da sci (tutt’ora in funzione), dei luoghi del sisma che hanno resistito e, dove hanno potuto, hanno continuato a offrire servizi ai turisti. Anche l’anno scorso la pubblicità della Regione si era concentrata sulla costa, lasciando da parte le zone del cratere sismico.
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