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Arrestata da un poliziotto in mutande
Era inseguita da un’ordine
di carcerazione del Tribunale ascolano

SCOPERTA - Una 23enne si era resa irreperibile. Beccata a Viterbo mentre, insieme a un'altra nomade, tentava di rubare in un appartamento. L'agente stava dormendo, si è svegliato, poi l'ha inseguita e bloccata in strada
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Era inseguita da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Ascoli, e in carcere c’è finita. Non ad Ascoli, ma a Viterbo. Come? E’ stata arrestata da un poliziotto che l’ha acciuffata inseguendola in strada – lui con addosso solo mutande, canottiera e calzini – dove la nomade 23enne D.J. era nel frattempo fuggita dopo il colpo, ormai andato a vuoto, che stava per commettere insieme alla 33enne S.S., nomade anche lei.

Il Tribunale di Ascoli

Le due ladre si sono introdotte in un appartamento che, per loro sfortuna, era quello di un poliziotto. Era circa mezzogiorno e l’uomo stava dormendo. Svegliato dai rumori, si è trovato di fronte le due donne che se la sono poi data a gambe levate.

Le ha inseguite e raggiunte dopo qualche decina di metri. Poi sono arrivati i suoi colleghi, stavolta con l’auto e anche in divisa, che le hanno condotte in Questura. Alla più giovane è stato notificato un foglio di via obbligatorio, la 33enne è stata denunciata perchè un foglio di via ce l’aveva da tre anni ma non l’ha rispettato. Per il tentato furto aggravato e possesso di strumenti da scasso è scattato invece l’arresto, convalidato dal Tribunale di Viterbo che le ha rimesse in libertà con obbligo di firma. E’ finita qui? No. La 23enne è stata di nuovo arrestata e condotta nel carcere romano di Rebibbia perchè nei suo confronti pendeva un ordine d’arresto della Procura della Repubblica di Ascoli.

 

 

 


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