E’ ormeggiata al moletto del Circolo Nautico Sambenedettese la goletta Oloferne, ammiraglia del Museo Navigante, iniziativa che, sotto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, riunisce 70 musei del mare e della marineria d’ Italia che si sono messi in viaggio (1.800 miglia, 25 tappe) per promuovere la cultura marittima del nostro paese. Durante la tappa sambenedettese, organizzata insieme a Museo del Mare sono in programma diverse iniziative. A bordo della Oloferne, visitabile anche oggi dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 18, sarà esposto il primo apparato trasmittente e ricevente senza fili costruito da Guglielmo Marconi nel 1895, conservato nella Sala Marconi di Ancona della Marina Militare.
Sulla goletta, inoltre si terranno laboratori di marineria, biologia marina per i bambini e i ragazzi delle scuole elementari, mentre nella sala del Muso del Mare saranno esposte due mostre. Una sulla marineria italiana e una sui menu della Regia Marina curata dall’ Associazione Marinai d’ Italia. Per gli appassionati di letteratura, poi, ci sarà la possibilità di partecipare al “BookBoatCrossing”. A bordo dell’ Oloferne si porta un libro di mare con un messaggio sulla prima pagina che poi verrà portato a bordo del Museo Navigante e scambiato con altri durante le tappe nei porti. Un passaparola letterario che viaggerà per 1.800 miglia.
«La grande famiglia della gente di mare –dice Lorenza Sala responsabile stampa della Oloferne- si è messa in moto e tutto questo è stato possibile grazie ai musei e a tutti coloro che hanno nel mare le loro radici. Un ringraziamento particolare va al Circolo Nautico Sambenedettese, all’ amministrazione comunale rivierasca, alla Lega Navale Italiana, all’ Anmi, alla Marina Militare, alla Guardia Costiera e a Giuseppe Merlini dell’ Archivio Storico Comunale la cui collaborazione è stata estremamente preziosa».
«Come amministrazione comunale –aggiunge l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri– siamo orgogliosi di accogliere una iniziativa così importante. A nome del sindaco Piunti do il benvenuto ai ragazzi dell’ Istituto Marinaro di Trieste che sono a bordo dell’ Oloferne che oltre a vivere una bellissima esperienza, avranno modo di conoscere la nostra città. San Benedetto è una città costruita sul mare e che dal mare ha avuto la sua espansione economica e culturale. E’ importante che si sia riusciti a costruire una rete di musei così importante perché solo dal mare la nostra cultura può crescere. Dietro a questo museo navigante c’è la metafora di un viaggio che porta alla conoscenza».
«L’ Oloferne –afferma il comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto Alessio Morelli- è la conferma che marineria e cultura vanno a braccetto e smentisce il classico luogo comune del marinaio ignorante. La presenza a bordo di giovani, poi, rappresenta un dato di fatto estremamente importante perché fa si che le nuove generazioni acquisiscano la consapevolezza della cultura marittima, dell’ importanza del mare, della sua sicurezza e del suo inscindibile rapporto con l’ecologia».
Per Davide Gnola, presidente del Museo della Marineria di Cesenatico “si tratta di una iniziativa nata spontaneamente e dalla rete dei musei del mare. Un0idea che ci venne lo scorso anno e cioè quello di compiere il periplo dell’ Italia con la goletta Oloferne fino ad arrivare in Francia a Pasqua con l’obiettivo di toccare tutti i porti della nostra nazione per andare nei musei e valorizzare la cultura del mare, un patrimonio ancora da scoprire. Il turismo balneare è importante ma c’è un mondo, il mare, da salvaguardare e valorizzare. Ed è bene comunicarlo”.
«La bellezza del mare –dice Giuseppe Merlini dell’ Archivio Storico Comunale- è anche questa iniziativa. A bordo dell’ Oloferne saranno attrezzati laboratori per i ragazzi delle elementari, un modo per fare apprendere ai ragazzi l’arte marinaresca. Domani l’equipaggio si alternerà con i ragazzi di Trieste che lasceranno il posto a quelli di Campobasso. A bordo della Goletta, poi, lasceremo un libro scritto dalla professoressa Benedetta Trevisani che ha come protagonista indiscusso il mare».
«Per i giovani –chiude la serie degli interventi Tiziana Maffei, presidente nazionale ICOM Italia- si tratta di un’esperienza molto importante perché il mare rappresenta per loro un momento di crescita. Il Museo Navigante svolge attività di studio e di ricerca al servizio della società. Un’esperienza bellissima anche per chi riceve in porto la goletta».
B.Mar.
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