facebook rss

E’ morto Gino Vallesi
Fu assessore comunale e regionale
ma soprattutto anima delle Acli

ASCOLI - Stroncato da un ictus a soli 73 anni. Per mezzo secolo è stato un personaggio politico, ma anche uomo dotato di una grande capacità di coinvolgimento che ha operato soprattutto nel sociale. La salma oggi alla casa funeraria Damiani, domani il funerale a San Pietro Martire
...

di Andrea Ferretti

E’ stato un grande personaggio della politica ascolana e marchigiana del secondo dopoguerra. Aveva dedicato la vita alla politica, ma soprattutto agli altri, al sociale, allo sport, a mille iniziative. Se ne è andato a soli 73 anni Gino Vallesi, ascolano di Castel Trosino, il suo amato “regno”, il luogo dove aveva sempre vissuto, quello dove si rifugiava nel periodo dei grandi impegni politici, quello dove si trovava due giorni fa quando ha accusato un malore. Che poi si è rivelato un ictus devastante che non gli ha lasciato scampo nonostante la sua forte fibra. Subito soccorso, è stato trasportato all’ospedale di Ascoli e quindi trasferito al “Torrette” di Ancona dove ha cessato di vivere lasciando nel dolore più indicibile la moglie Rita e i figli Valerio e Massimo che da qualche anno lo avevano felicemente reso nonno, quella che era diventata la sua nuova attività.

Gino Vallesi

Lo piangono in tanti, soprattutto gli amici con cui ha condiviso decenni di passioni. Come quella, sviscerata, che provava per le Acli, la sua seconda famiglia, lui che era stato un pilastro del “Circolo Achille Grandi”. E’ stato amico, fratello, ma anche padre di tanti ragazzi che sono poi cresciuti con lui affiancandolo nell’organizzazione di incontri, seminari, eventi e tutto ciò con cui era possibile coinvolgere le persone di ogni ceto sociale. Da ragazzo aveva giocato al calcio (scherzava sempre con gli amici sul suo passato da mediano nel Montedinove allenato dal professor Ciufo negli anni ’60), ma anche praticato atletica leggera. Come calciatore si era divertito con gli amici anche nei tornei amatoriali quando aveva già superato gli… anta. Entrò in politica giovanissimo e al Comune di Ascoli, per diversi mandati, nelle file dell’allora Democrazia Cristiana, fu consigliere comunale e successivamente assessore alle gestioni dirette e allo sport. In Regione è stato consigliere, poi assessore alla sanità e infine vice presidente del Consiglio. Lasciò la politica attiva nel 1994, ma non abbandonò mai l’idea di poter ricostruire, insieme ai suoi amici delle Acli, quello che amava definire “un polo moderato di centro”.

Al di fuori della politica, Gino lo ricorderemo tutti come l’amico sempre pronto alla battuta ogni volta che lo incontravi, con quel sorriso e uno sguardo che erano solo la stura per una chiacchierata e, perchè no, un amarcord di quelli che non guastano mai. Fu punto di forza anche di “Radio Ascoli” dove per anni condusse trasmissioni, ma ricoprì anche l’incarico di presidente dell’Ente Quintana dal 1978 al 1980 quando il sindaco era Luigi De Santis. Ha sfilato numerose volte nel corteo della Quintana e fu tra i primi a capire l’importanza della manifestazione come “grimaldello” turistico per la città e il territorio. Non a caso fu proprio lui, insieme a Raniero Isopi, a partorire le mitiche “Cene Medievali di Castel Trosino”. Un’idea che, a distanza di oltre trent’anni, nessuno è mai riuscito neppure ad imitare. Per anni aveva lavorato all’Enaip di cui fu anche direttore.

Lo piangono gli amici delle Acli, di cui era consigliere provinciale di Ascoli e regionale e di cui era stato per due mandati presidente provinciale. Lo piange la comunità di Castel Trosino dove è sempre stato un sicuro punto di riferimento per tutti. Abitava a Casette, la casa di famiglia, a ridosso da “Le Sorgenti” l’agriturismo che aveva messo su anni fa con i familiari. Attività che, grazie ai suoi insegnamenti e ai suoi sani principi, portano avanti con successo i figli Valerio e Massimo, quest’ultimo ex arbitro di calcio e ora presidente della sezione arbitri di Ascoli. Tra i suoi più cari amici, tra i primi ad essere accorsi, don Emidio Fattori col quale si conoscevano da bambini. Tant’è che sarà proprio don Emidio (per anni parroco di Castel Trosino) a concelebrare il funerale di Gino domani, venerdì, alle ore 15 nella chiesa di San Pietro Martire. Una scelta quasi obbligata visto che la chiesa di Castel Trosino è terremotata. Sull’altare, con don Emidio, ci sarà anche don Ubaldo attuale parroco di Castel Trosino. La salma di Gino Vallesi oggi giovedì, giungerà da Ancona nella casa funeraria Damiani al Battente, dove sarà possibile portargli l’ultimo saluto. Dopo la cerimonia funebre verrà tumulato nel cimitero della sua Castel Trosino.

Tra le numerose persone che in queste ore di dolore si sono strette intorno alla famiglia di Gino Vallesi, ci piace dare spazio ai suoi amici più sinceri, alla sua seconda famiglia, alle Acli, di cui è stato un cardine: “Grande è stato il suo impegno da uomo cristiano per il bene comune attraverso le attività politiche e associative. E come aclista tante sono state le iniziative e gli incarichi ricoperti: tra i promotori dei Circoli “Achille Grandi” di Ascoli e “Anni Verdi” di Castel Trosino e del Centro di Educazione Ambientale “Aula Verde”; dipendente e direttore dell’ente di formazione professionale delle Acli Enaip. EP; presidente delle Acli provinciali di Ascoli dal 1996 al 2000 e dal 2004 al 2007. In questi ultimi anni era consigliere del Circolo “Anni Verdi” e delle Acli provinciali e regionali, punto di riferimento per tutto il movimento aclista grazie alla sua grande esperienza associativa e amministrativa e alle sue riconosciute doti di saggezza, disponibilità e lungimiranza. Con la sua morte sicuramente perdiamo una grande persona. Il suo esempio e la sua testimonianza di serietà e impegno associativo e di oculatezza e onestà amministrativa ci accompagneranno ancora”.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page



3 commenti

  1. 1
    Roberto De Vecchis il 24 Gennaio 2018 alle 21:26

    Grande Gino

  2. 2
    Giorgione de Angelis il 24 Gennaio 2018 alle 22:42

    VERO UOMO

  3. 3
    Gioia Mina il 25 Gennaio 2018 alle 6:00

    Mi dispiace! Condoglianze alla famiglia

Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X