di Bruno Ferretti
L’Ascoli, come annunciato, ha anticipato di un giorno la partenza per la trasferta a Vercelli. Oggi, dopo l’allenamento, 24 bianconeri sono saliti sul pullman diretto in Piemonte dove venerdì, presso il centro Novarello (messo a disposizione dal Novara) completeranno la preparazione in vista dell’importante scontro salvezza di sabato 27. Sono rimasti ai box Clemenza (contusione alla caviglia in allenamento) e De Feo (in partenza). Cosmi contro la Pro Vercelli dovrebbe confermare il modulo 3-5-2 con Ganz e Monachello coppia d‘attacco perché solo giocando potranno trovare il ritmo partita che al momento non hanno.
Ma non è escluso un cambio di modulo ovvero un 3-4-1-2 con Varela schierato alle spalle dei due attaccanti e un centrocampo composto da Mogos, Bianchi, Buzzegoli e Martinho. Dietro De Santis, Padella e Gigliotti. Se De Santis, che in settimana ha svolto lavoro ridotto causa un problema muscolare non dovesse farcela, Cosmi – come ha già fatto con successo a Brescia – potrebbe arretrare Addae in difesa con inserimento di Carpani a centrocampo. Per il momento è un’ipotesi che però va considerata perché consentirebbe all’Ascoli di schierare tre uomini offensivi (Ganz, Monachello e Varela) in una partita che dovrà cercare di vincere.
ARBITRA GHERSINI – Pro Vercelli-Ascoli sabato allo stadio “Piola” sarà diretta dall’arbitro Davide Ghersini della sezione di Genova.
Ghersini (32 anni) avrà come assistenti Oreste Muto di Torre Annunziata e Massimiliano Rosi di Gubbio, quarto ufficiale Andrea Colombo di Como. Ghersini ha arbitrato l’Ascoli una volta sola: Ascoli-Bari 0-1 il 20 aprile 2016. In quella partita i bianconeri protestarono a lungo con lui per un rigore negato a Milanovic vistosamente trattenuto in area da un avversario.
FOGGIA, RISCHIO COMMISSARIO – Il Foggia, una degli antagonisti dell’Ascoli nella lotta per la salvezza è alle prese con un grossi problema giudiziario. Il patron Fedele Sannella, accusato di riciclaggio, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano che coinvolge anche Massimo Curci, ex socio del club pugliese. Lo spauracchio per il Foggia è che arrivino penalizzazioni per la squadra e squalifiche per i calciatori, nonostante le rassicurazioni del presidente Fares il quale ha detto che “l’impegno resterà uguale e costante”.
Il Foggia ha diffuso un comunicato nel quale ribadisce che riferimenti a infiltrazioni mafiose o di altro tipo, sono destituite da ogni fondamento. “Sannella ha ricevuto alcuni importi in contanti dall’ex socio Massimo Curci come conseguenza di alcuni reati fiscali quest’ultimo addebitati – scrive il Foggia Calcio – vicenda pertanto del tutto autonoma e indipendente dall’indagine madre che ha portato all’arresto del Curci, E’ opportuno precisare che, allo stato, non c’è alcun commissariamento della società Foggia Calcio, ma esclusivamente una richiesta da parte della Procura che sarà vagliata il 13 febbraio e che prevede, in caso di accoglimento, la nomina di un commissario la cui funzione sarà quella di verificare la correttezza e l’efficienza della società sportiva per la durata di un anno, senza che ciò comporti alcun arresto dell’attività dell’attuale gestione e soprattutto dell’attività calcistica che continua….”
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