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Turismo…ultima spiaggia
Il Pd sforna la sua ricetta

SAN BENEDETTO - Al convegno presenti i big locali del Partito Democratico. Dagli operatori arriva un appello: «Serve un target su cui puntare senza puntare sulla pesca a strascico»
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di Epifanio Pierantozzi

Il turismo sambenedettese non sarà alla “…Ultima spiaggia” – come recita il volantino del Circolo Primo Gregori PD che ha organizzato l’incontro all’Hotel Corallo -, ma di certo non ci sono molte idee sul come affrontare il futuro.
Detto che, almeno, gli eredi di Dc e Pci possono vantare i successi del passato (gli altri partiti non hanno né storia né cronaca e non si preoccupano certo del futuro), gli attuali esponenti del Pd progettano col freno a mano tirato, cercando di dare cornice e finanziamenti a una impresa che rimane sulle spalle di operatori e imprenditori.
Così, dopo un “compitino-elenco delle cose fatte e da fare” del segretario del Circolo Claudio Benigni, l’intervento di Fabio Urbinati – consigliere regionale – si incentra sul “turismo maggiore risorsa economica locale dopo pesca; un anno fa, dopo terremoto, avevamo un meno 72% di prenotazioni nelle Marche; la sostanziale tenuta regionale ha invece visto San Benedetto crollare nell’extra alberghiero, mentre hanno tenuto gli hotel; non capisco come l’amministrazione locale possa gioire per un calo di presenze, che non ha eguali nelle Marche, forse dovuto alla mancanza di offerte sul territorio; puntiamo sempre più, con la Legge che stiamo preparando, su offerte turistiche capaci di unire il mare con l’interno”.
La vicepresidente della giunta regionale, Anna Casini, dopo i dati e le nuove tendenze alberghiere, punta decisamente su cosa sta facendo la Regione a livello infrastrutture. Rivendica l’importanza della Statale 77 che ha portato notevoli benefici a Civitanova; sul finanziamento per completare ultimi 7 chilometri della Salaria; il ponte ciclopedonale (zona Sentina) sul Tronto; il progetto Ciclovia Adriatica (da Venezia a Lecce) e la viabilità dolce che vi faccia confluire le valli picene; la promozione che ha cercato di far conoscere le tante offerte e i tanti turismi che si hanno nelle Marche; le sempre più strette connessioni tra spiaggia e colline; i cinquanta anni dal lancio dei marchi Rosso Piceno e Verdicchio che, nel 2018 “anno del cibo”, ben danno l’idea della enogastronomia locale.
L’onorevole Luciano Agostini rivendica i successi del passato (non pochi), tralascia i (tanti) errori fatti, prova a difendere i bagnini dalla “direttiva Bolkestein”, poi “il dopo terremoto porta opportunità; turismo non è solo promozione; bisogna migliorare accoglienza; siamo anno zero”.

Alessandro Palestina

Infine ecco Alessandro Palestini, presidente APT (Associazione Piceno Turismo), che richiede infrastrutture per far arrivare i turisti in zona. «E’ ora di scegliere su quale target puntare. Non dobbiamo puntare a una ‘pesca a strascico’, ma su obiettivi possibili».
Insomma, dopo tanto chiacchierare è tempo di rimboccarsi le maniche, ma dovranno farlo gli operatori turistici, sperando che la politica finanzi le strutture e spiani la strada all’arrivo dei turisti


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