di Benedetto Marinangeli
Liberi e Uguali ha presentato i candidati che guideranno i collegi elettorali delle Marche alle prossime elezioni. Al Senato per il seggio uninominale concorre Flavia Mandrelli, professoressa e consigliera comunale, mentre nel listino, sempre per Palazzo Madama è l’ex assessore della Provincia di Fermo Giuseppe Buondonno a occupare il ruolo di capolista. Nella Camera dei Deputati, per quanto riguarda l’uninominale ecco il giornalista Pier Paolo Flammini, mentre la deputata uscente Lara Ricciatti sarà la capolista del listino con l’ingegnere ascolano, ma nativo di Esanatoglia, Nello Tizzoni numero due.
E’ il coordinatore ed ex sindaco Paolo Perazzoli a fare gli onori di casa. «Con difficoltà – dice – siamo riusciti a comporre liste senza alcun paracadute ed in cui sono presenti varie ed importanti personalità. Un progetto politico, quello di Liberi e Uguali che ha come obiettivo di riportare la sinistra in Parlamento. Il Partito Democratico ha cambiato pelle e on potevamo restare lì con le nostre idee. Avete visto tutti che fine ha fatto chi si è opposto a Renzi. E’ stato emarginato ed umiliato. Ora tutti insieme lavoreremo per fare prendere più voti possibili a Leu. Il 4 marzo sarà una tappa importante per riprendere la salita verso vette importanti».
«Credo che il lavoro e il cambiamento radicale della società –analizza Flavia Mandrelli- siano prerogative estremamente importanti, così come l’eliminazione delle disuguaglianze. Si parla spesso e ci si confronta con il Partito Democratico perché il Pd è stato un punto di riferimento per i progressisti in Italia e, dopo il suo mutamento, la scena politica è rimasta orfana di una forza che si rifacesse a quei valori. Di lì la necessità di prendere una strada diversa e offrire un’alternativa agli elettori. Ritengo che questo albero vada piantato».
«Ho deciso di candidarmi da indipendente – aggiunge il giornalista Pierpaolo Flammini che si è momentaneamente autosospeso – perché mi sono impegnato in politica negli ultimi anni, non solo come coordinatore dei Comitati del No nel referendum del 4 dicembre 2017 ma anche facendo parte tra l’altro del coordinamento per la Democrazia Costituzionale, sottoscrivendo il Patto della Costituzione presentato da Anna Falcone, Felice Besostri ed altri giuristi. Il centro destra vuole modificarla così come Renzi. Non accettiamo un nuovo attacco alla Costituzione. La presenza di Leu in Parlamento è fondamentale per no fare superare il quorum dei due-terzi che occorre per approvare una sua eventuale modifica».
Nello Tizzoni punta la sua attenzione sul Piceno. «Dopo il terremoto – spiega – sono state dette molte cose e fatte molte promesse riguardo alla ricostruzione, perché il Piceno ripartisse. Nonostante le numerose campagne e le proposte, il discorso è ancora fermo e il territorio risente pesantemente di questo immobilismo, con i piccoli e medi imprenditori che chiudono ed i negozi del centro di Ascoli che pian piano stanno abbassando le saracinesche. Sono passato l’altro giorno ad Arquata e la zona sembra ancora bombardata. Da cittadino lontano dalla politica ho deciso di candidarmi perché credo che sia necessario seguire da vicino, con il proprio impegno, la terra in cui viviamo. Il Partito Democratico è diventato il partito di Renzi e quindi l’unica alternativa politica è Liberi e Uguali con a capo una figura integerrima ed importante come Pietro Grasso che sarà la nostra forza».
«Ci attende – analizza Lara Ricciatti – una campagna elettorale breve ed intensa con i toni che si alzeranno. Siamo persone serie e coerenti che non hanno scelto Leu per convenienza ma per convinzione ed abbiamo un importante progetto politico da portare avanti. Io vivo a Fano, ma nei miei cinque anni da parlamentare ho sempre rappresentato tutte le Marche. Nella provincia di Ascoli Piceno ho svolto una dura battaglia per i lavoratori della Prysman e contro la delocalizzazione dell’ azienda».
«La nostra campagna elettorale – conclude Giuseppe Buondonno – vedrà al centro i problemi dei cittadini traditi dalle altre forze politiche. Parleremo con tutti ed anche con i più giovani che vedono la democrazia come una nebulosa lontana e dare a tutti risposte concrete. Al centro del nostro progetto politico c’è la piena volontà di fare ripartire l’economia e conseguentemente il diritto al lavoro».
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