di Andrea Ferretti
Prosegue la battaglia del geometra ascolano Antonio Speca nel cui mirino ci sono l’autovelox installati dall’Amministrazione provinciale di Ascoli lungo la Provinciale 235 (Monticelli) e il “tutor” posizionato lungo la Provinciale 237bis a Croce di Casale. Continua a sostenere che «questi macchinari sono stati installati non ottemperando a quanto previsto dalla Circolare Maroni 10307 del 14 agosto 2009 e dalla legge 168 del 2002». Ha iniziato inoltrando delle semplici segnalazioni, poi è passato alle carte bollate presentando esposti alla Procura della Repubblica di Ascoli non prima di aver scritto (allegando ampie documentazioni) alla stessa Provincia, Prefettura, Carabinieri, Vigili urbani, i Comuni interessati (Ascoli, Comunanza, Montemonaco, Roccafluvione, Amandola) e, non ultimo, il comando della Polizia Stradale.
Ha presentato anche richieste di accesso agli atti per avvalorare quanto sostiene da anni, ovvero il numero degli incidenti su quel tratto di strada tali da giustificare la presenza di tutor e autovelox. L’ultima novità è la risposta della Polstrada del 16 gennaio 2018 in cui, facendo riferimento alle sue richieste di accesso agli atti prodotte il 15 dicembre 2017 e poi il 2 gennaio 2018, a firma di Nadia Carletti, dirigente della Polstrada, gli viene risposto che – per quanto riguarda la Provinciale 235 (dal km 181,+400 al km 183+300) nel periodo compreso tra dicembre 2013 e febbraio 2014 e la Provinciale 237bis (dal km 0 al km 6+300) nel periodo compreso tra il 2008 e il 2011 – i dati statistici relativi all’incidentalità sono pari a zero. Ovvero: in quei periodi specifici non è stato rilevato alcun incidente.
«Il 24 gennaio – afferma il geometra Speca – ho inviato alla Procura della Repubblica di Ascoli una ulteriore documentazione a integrazione di quella già consegnata ai Carabinieri di Acquasanta Terme il 30 ottobre 2017. Il rilevatore di velocità installato sulla 235 a Monticelli – conclude – non ha alcuna funzione di prevenzione sull’incidentalità della strada. Tutta la documentazione è visionabile sulla pagina facebook Cara Provincia di AP ti scrivo».
La speranza di Antonio Speca, ma anche di tante altre persone (utenti della strada e non), è che la Procura faccia luce su una vicenda quantomeno contorta. Vicenda costantemente tenuta sotto i riflettori da un cittadino (in questo caso, a maggior ragione, un tecnico) il quale ha voluto vederci fino in fondo sull’installazione di autovelox supportati da dati che vanno a cozzare con la vigente normativa.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati