Sono 116 gli esemplari di cinghiali abbattuti in quattro mesi nel territorio ascolano e nell’entroterra piceno. Ad occuparsene ci hanno pensato le squadre di selecacciatori coordinate a Provincia e Atc (Ambito territoriale caccia). Gli interventi sono stati effettuati nelle zone di maggiore criticità, con la collaborazione degli agricoltori che, da anni, subiscono ingenti danni. Nel territorio comunale di Ascoli ne sono stati uccisi 32, a Ripatransone addirittura 60, nella zona di Montalto Marche-Cossignano 15, a Castignano 7, a Offida 2.
A tracciare il bilancio ci ha pensato la Polizia Provinciale che svolge questa opera di prevenzione anche per evitare incidenti automobilistici che in passato hanno causato danni agli automezzi e perfino gravi ferimenti dei loro occupanti. Il tutto mantenendo l’equilibrio dell’ecosistema. «Ringrazio per l’impegno la Polizia Provinciale – dice Alessandro Spaccasassi, presidente dell’Atc di Ascoli – e sottolineo la collaborazione instaurata con i rappresentanti del mondo agricolo, con Regione e Provincia. Non dimentichiamo che i danni provocati dai cinghiali (agricoltura e incidenti stradali, ndr) ammontano a circa 800.000 euro. Spero che la Regione Marche consenta di passare dalle attività di selecontrollo con metodo di braccata anziché girata, coinvolgendo un sempre maggiore numero di agricoltori muniti di licenza di caccia e cacciatori abilitati».
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