Appena appresa la notizia della sparatoria a Macerata, con le prime indiscrezioni che parlavano di un regolamento dei conti tra immigrati, su facebook era arrivato un post dell’assessore alla cultura del Comune, Giorgia Latini, di origini fabrianesi coniugata con l’imprenditore edile ascolano Felice Santarelli nonché candidata alla Lega come capolista nel collegio proporzionale delle Marche del sud. Nel post si faceva riferimento esplicito alla “necessità di fermare questa barbarie” al bisogno di “più sicurezza nelle nostre città che erano il simbolo del buon vivere”.
Infine l’auspicio: “vogliamo che tornino la tranquillità e la serenità che hanno sempre caratterizzato questi luoghi”. E poi gli immancabili hashtag. Peccato che a seminare terrore a Macerata costringendo la città al coprifuoco sia stato proprio un candidato della Lega alle scorse comunali di Corridonia nonché fan di Salvini come testimonia anche un video diffuso da Cronache Maceratesi. E così il post è sparito dalla bacheca di Latini anche se qualcuno ha fatto in tempo a salvarlo e farlo rimbalzare sui social.
Sempre tramite la piazza virtuale della rete si fanno sentire anche altri politici locali. «I delinquenti sono delinquenti -afferma il capogruppo Pd, Francesco Ameli– Ma la nostra terra non può e non deve cedere all’odio ed alla violenza. Sarebbe facile accendere il fuoco dell’odio sostituendosi alle istituzioni verso chi uccide una ragazza fragile o verso chi si candida con la Lega Nord e poi spara ferendo gravemente persone (e spara ad una sede del PD). Tutti noi, nessuno escluso abbiamo il compito di non far degenerare il clima sociale già fortemente in bilico». Più “pepato” il commento della vice sindaco Donatella Ferretti, candidata nel listino di Forza Italia per la Camera. «Il gotha del PD -afferma-si precipita a Macerata a seguito del gesto di un pazzo sconsiderato, diagnosticato come psicolabile (in possesso di un regolare porto d’armi). Invece per Pamela di 18 anni tagliata a pezzi da uno spacciatore nigeriano non valeva la pena muoversi evidentemente. O interrogarsi seriamente sulla sicurezza urbana o sull’assenza totale di una seria gestione dei flussi migratori. Martedì alle 21 l’associazione contro la violenza di genere “L’esistenza ora” organizza a Macerata una fiaccolata per Pamela, con una raccolta fondi per la famiglia. Chi desidera partecipare può contattarmi direttamente«.
Il folle razzista un fan di Salvini, stretta di mano al comizio leghista (Foto/Video)
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