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120 realtà, un esperimento unico
BTS vola alto sul sociale

PICENO - Numeri importanti per la Bottega del Terzo Settore, lo spazio sito ad Ascoli che coinvolge figure che vanno da Amandola alla Riviera. Il presidente Paoletti: «Abbiamo messo insieme circa 10.000 persone, un'esperienza avanguardistica a livello nazionale. Possiamo riaccendere la comunità, assopita da tanti punti di vista». I servizi e le occasioni lavorative per i giovani
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di Luca Capponi 

Un esperimento di innovazione, di rigenerazione urbana, di contaminazione tra progettualità, unico a livello nazionale: circa 10.000 persone coinvolte e ben 120 (finora) associazioni, cooperative e imprese del terzo settore riunite in un unico spazio. Anzi, un luogo. Perché è il luogo che, poi, diventa casa. E ad Ascoli questa casa si chiama Bottega del Terzo Settore. Aperta lo scorso ottobre sui tre modernissimi piani di corse Trieste, ad Ascoli, laddove prima c’erano i locali abbandonati dell’ex Cinema Olimpia,, offre servizi gratuiti, spazi per eventi e conferenze, consulenze e assistenza per i soci. Già, perché oltre ad essere luogo fisico, BTS è anche un’associazione di secondo livello. Che racchiude realtà che vanno da Amandola (in provincia di Fermo) fino alla Riviera, ovvero tutto il territorio di competenza della Fondazione Carisap, vero motore di questo piccolo grande primato italiano.
«La fondazione ha avuto una visione lungimirante già venti anni fa, quando finanziava bandi ed erogava fondi rivolti al mondo del volontariato, dell’economia sociale, delle imprese sociali e delle cooperative» spiega Roberto Paoletti, che della BTS è presidente dal giugno 2017. «L’intuizione è stata di pensare al terzo settore come ad un contenitore dell’economia territoriale che potesse in qualche modo corrispondere alle esigenze sociali, economiche e culturali del territorio. -continua- Ribadisco: una visione illuminata perché oggi il terzo settore sta emergendo come fatturato (70 miliardi di euro nell’ultimo anno in Italia) ma soprattutto si è affermato a livello di welfare: penso alle cooperative sanitarie e sociali, alle associazioni culturali e o sportive, senza le quali il sistema franerebbe».

Roberto Paoletti, presidente della Bottega del Terzo Settore

«La BTS oggi è un luogo che si apre alla comunità e che va vissuto dalla comunità, una casa per tutti con una particolare attenzione al Terzo Settore ed ai giovani, aperta dalle 8,30 alle 19, con orario continuato. -continua Paoletti– Offriamo servizi gratuiti come l’uso della postazione di co-working e della rete wi-fi, basta registrarsi la prima volta. Inoltre, mettiamo a disposizione i nostri spazi per presentazioni, eventi e conferenze, purché non vi sia scopo di profitto e rientri tra le finalità della Bottega. Poi ci sono i servizi dedicati ai soci, con tre sportelli gratuiti per consulenza legale, amministrativa e comunicazione web social. Organizziamo corsi di formazione. In più c’è l’utilizzo della struttura per riunioni, incontri ed iniziative. Ma la struttura, seppur bella, accogliente e funzionale è pensata come strumento per permettere la contaminazione di idee, progettualità, proposte per generare scambi, sinergie, potenzialità; questo è il vero valore di Bottega Terzo Settore, costruire nuove progettualità, intercettare nuovi fondi ed opportunità per la crescita sociale, culturale ed economica della nostra comunità. Per raggiungere e consolidare questo obiettivo è necessario aprirsi a tutti gli attori del territorio».

Con Paoletti, nel direttivo BTS ci sono il vice Franco Zazzetta ed i consiglieri Franco Bruni, Claudio Siepi, Roberta Moretti, Carla Capriotti e Marco Ciccola, tutti volontari, che hanno contribuito a dare anima e corpo a Bottega Terzo Settore insieme ai soci fondatori e agli attori di questa prima parte di genesi.
«Abbiamo fatto pochissimo rispetto a dove pensiamo di arrivare, secondo me BTS può riaccendere una comunità in qualche modo assopita da tanti punti di vista, e lo può fare attraverso la partecipazione e la forza condivisa di spendersi per la restituzione del bene comune e non per il bene individuale. -prosegue- Un obiettivo alto, quello di fare rete, che rappresenta la vera sfida: possiamo far sentire meglio le persone solo attraverso un livello elevatissimo di prospettiva».

La sede della Bottega in corso Trieste

Prospettiva, appunto e visione. Come uno dei progetti che la Bottega ha già fatto partire , “BTSchool”, l’alternanza scuola-lavoro che sta coinvolgendo sei istituti superiori con un percorso triennale di 40 ore (più stage), «dove insegniamo ai ragazzi come dare seguito a un’idea di impresa di terzo settore, aiutandoli a “inventare” la propria associazione, a metterli insieme dando loro gli strumenti necessari, dalla a alla zeta, e poi in quinto far sì che diventi un vero e propria start up d’impresa ». E poi, ancora e sempre in ambito di formazione, il meglio a livello internazionale grazie alla sinergia con Tech Soup Italia, che a metà marzo sarà ad Ascoli per un corso di digitalizzazione di altissimo livello che punta ad aumentare il know-how e la cultura digitale del Terzo Settore. Tech Soup, tra le tante cose, è esclusivista di molto prodotti targati Google.
«Sempre a metà marzo inoltre per consolidare la rete tra i soci partirà un cineforum su tematiche sociali, organizzato con la Fondazione Libero Bizzarri e intitolato “Generare spazi e luoghi di comunità”, quattro documentari scelti sui temi nodali. Continua inoltre, sempre a marzo, ogni mercoledì alle 21, su Radio Ascoli, il ciclo di 24 puntate dedicate proprio alla BTS e ai diversi campi di competenza: cultura, sport, turismo sanità rivolto ai giovani e presentato da coetanei inseriti nel terzo settore. Inoltre, bolle in pentola qualcosa di veramente grande, ci stiamo lavorando da mesi», conclude Paoletti.

Il prossimo 2 marzo alle 17 si terrà un’importante e significativa iniziativa che intende “lanciare” Bottega del Terzo Settore in un panorama di relazioni nazionali ed internazionali e che vede la partecipazione di Massimiliano D’Amico. L’iniziativa rappresenta l’inizio di un percorso denominato “Visioni in evoluzione, idee e volti per il cambiamento” che porterà alla costruzione di un evento di rilevanza europea sul tema della sostenibilità sociale e sarà genitrice di rapporti e relazioni stabili e durature con attori delle principali economie industrializzate. Massimiliano D’Amico, fondatore di Be Come & Irragionevole è un professionista poliedrico con competenze sia finanziarie che legali; ha maturato oltre 15 anni di esperienza nel campo dello start-up financing nel settore del venture capital, crowdfunding e impact investing e partecipa frequentemente, in qualità di coach e mentor, a numerose start-up competition e programmi di accelerazione sia in Italia che all’estero.

 

 


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