La situazione attuale è questa: i dischi si vendono sempre meno, quasi niente (oggi per arrivare ad ottenere il disco di platino bastano 50.000 copie), e allora testardamente le si provano tutte. Una delle cose probabilmente più avvilenti, figlie di questi tempi da talent show, è la fila col disco in mano per ottenere un autografo o una foto. Niente disco, niente firma. E niente di male, per carità, ci mancherebbe. Alcuni li chiamano, in maniera aberrante, “live firmacopie”, termine tra l’altro spesso in maniera subdola celato negli inviti o nei manifesti che pubblicizzano l’evento, non si sa mai che qualcuno pensasse che l’artista fa un live in cui…non suona.
Insomma, per farla breve, giovedì 1 marzo tocca a Fabrizio Moro, nello stesso luogo che qualche mese fa fu di Francesco Gabbani: il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo insieme al sodale Ermal Metal, sarà in quel del centro commerciale Città delle Stelle a partire dalle 17,30 proprio «per incontrare i fan e firmare le copie del suo cd, “Parole, rumori e anni”».
Il buon Moro, cantautore dal 1996, esploso nel 2007 proprio a Sanremo con “Pensa” ma poi “costretto” a passare dietro la scrivania del tremendo “Amici” di Maria De Filippi per l’affermazione definitiva, terrà dunque a battesimo l’ultimo album che poi altro non è che una summa con 13 brani del passato e due inediti: oltre a “Non mi avete fatto niente”, il chiacchieratissimo pezzo vincitore all’Ariston, c’è anche “Domenica”.
Lu. Ca.
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