di Maria Nerina Galiè
L’arrivo del freddo con tutte le sue sgradevoli conseguenze era stato ampiamente previsto. Ha colto tutti di sorpresa invece la frana avvenuta nel tratto collinare tra Force e Comunanza che si affaccia sullo stabilimento della Whirlpool: lo smottamento, provocato dalle abbondanti piogge dei giorni precedenti, ha spezzato il tubo della condotta principale del metanodotto a servizio di tutti i comuni della Valdaso, lasciando gli abitanti di Amandola e Comunanza senza acqua calda, fuoco sui fornelli e riscaldamento dalla tarda mattinata di domenica, proprio mentre iniziavano a cadere i primi fiocchi della neve annunciata e il termometro si abbassava repentinamente, proprio come era stato predetto da meteorologi di tutta Italia.
Per fortuna il disagio nelle abitazioni, edifici pubblici e aziende è durato meno di 24 ore, grazie al tempestivo intervento della “2irete gas” che gestisce l’impianto, e al dispiegamento di circa 40 addetti, 10 carri bombolai e 50 mila metri cubi di metano.
La società milanese si è subito resa conto, domenica, che qualcosa non andava poiché Il sistema di telecontrollo rilevava un consumo anomalo.
Tecnici specializzati, inviati sul posto, nel giro di un’ora hanno individuato il danno seppur coperto dai detriti della frana e in un luogo per nulla facile da raggiungere anche perché la neve continuava a cadere e rendeva scivoloso il terreno circostante.
Da quel momento, squadre di operai si sono avvicendate per riparare la rottura, lavorando giorno e notte alle temperature che ben abbiamo rilevato tutti. E’ stato necessario dapprima aprire una pista al fine di rendere possibile l’accesso. Con l’utilizzo di grandi escavatori cingolati poi sono state eseguite le operazioni di scavo, necessarie per procedere alla sostituzione del tubo rotto.
Contemporaneamente altri addetti stavano tamponando l’emergenza per arrecare meno danno possibile alla popolazione. Già da mezzogiorno di ieri infatti sono ripartite tutte le caldaie degli utenti poiché la rete è stata alimentata con bomboloni provvisori. Dieci carri bombolai hanno fatto la spola tra Foligno e Comunanza, senza sosta, con un permesso speciale delle Prefetture di Ascoli e Fermo, in deroga al blocco della circolazione in autostrada degli autocarri pesanti. Fino ad oggi sono stati trasportati, e messi a disposizione dell’impianto, 50 mila metri cubi di combustibile.
Via via che il metano riprendeva ad essere erogato, ad altri incaricati è toccato un compito non meno faticoso: il controllo di sicurezza di tutti i contatori, strada per strada, casa per casa.
«Tempo permettendo – dicono i responsabili della società – già da stanotte la conduttura dovrebbe essere riparata definitivamente». E porre fine così ad un problema che poteva essere di gran lunga più pesante per i cittadini.
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