Di Francesco attacca Castelli:
«Dove sono i 14 milioni del gas?»

L’infuocato consiglio comunale di ieri mattina lascia ancora strascichi polemici tra il sindaco Guido Castelli e il Pd. Agli attacchi del primo cittadino risponde il candidato dem alla Camera, Antimo Di Francesco. «E’ evidente -afferma Di Francesco – che Castelli utilizza la visibilità della Vice Presidente pur di ritagliarsi un minimo di spazio sui giornali.

Antimo Di Francesco

E’ evidente come Castelli cerca di distrarre l’opinione pubblica dalla Corte dei Conti che ha sanzionato per oltre un milione di euro il comune di Ascoli Piceno, dai commercianti del centro storico che a gran voce chiedono di poter sopravvivere, dall’utilizzo dei 14 milioni di euro della vendita della Piceno Gas che vorremmo sapere come sono state investite le risorse visto che ad oggi non si comprende, dalla città sempre più in sofferenza sociale, dalle problematiche ambientali e finanziarie derivanti da una gestione connotata da molte criticità soprattutto con specifico riferimento alla discarica di Relluce. Dinanzi a tutto ciò cerca di glissare sul merito delle questioni e si rifugia negli attacchi personali.
La circostanza per la quale il sindaco Castelli con gesto premeditato a quattro giorni dalle elezioni, utilizzi la propria carica per sferrare attacchi personali ad altri livelli istituzionali è molto scorretto. L’aspetto grave è quello per cui dinanzi ad una manifestazione di estremisti di destra svoltasi al di sotto l’ufficio per la ricostruzione, il sindaco avrebbe dovuto quantomeno non partecipare per buon senso istituzionale. Invece -conclude- non fa altro che gettare benzina sul fuoco dopo una legittima critica politica avanzata dalla nostra Vice Presidente della Regione. Non lo fa rimanendo nei limiti e termini politici che rientrano all’interno di un dibattito, ma al contrario con il solito stile cercando di mettere gli enti l’un contro l’altro e dividendo invece di unire. Sulla ricostruzione è finito il tempo delle Fake News e la voce dei cittadini veri inizia a farsi sentire! Il tempo è sempre galantuomo».

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