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Dehors, i socialisti alzano la voce
«Stop allo smantellamento
senza coinvolgere
le commissioni consiliari»

SAN BENEDETTO - Il consigliere comunale Marco Curzi e il segretario cittadino Umberto Pasquali riportano le preoccupazioni di imprenditori e lavoratori del settore dopo le voci sulla rimozione dei gazebo in centro su richiesta della Sovrintendenza
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di Benedetto Marinangeli
I rappresentanti del Partito Socialista di San Benedetto del Tronto – il consigliere comunale Marco Curzi e il segretario cittadino Umberto Pasquali  – fanno proprie le preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori del settore, a seguito delle voci, che da giorni circolano, intorno alla rimozione dei  gazebo dal centro su richiesta della Sovrintendenza delle Belle Arti  di Ancona.

«I gazebo – affermano Curzi e Pasquali – da sempre sono presenti in viale Secondo Moretti, dallo storico caffè Florian che aveva un gazebo già nel 1904 quando ancora si chiamava Caffè Adria ad altre attività ora non più presenti come ad esempio quello della “Gastronomica”. Queste strutture, a supporto delle attività commerciali, sono presenti in molte  piazze delle maggiori città italiane come ad esempio Firenze, Roma, in centri storici sicuramente più  importanti e preziosi di quello di San Benedetto. Inoltre questi gazebo sono stati installati, rispettando le prescrizioni previste dal  “regolamento  per l’utilizzo delle superfici e delle aree pubbliche” approvato il 9 febbraio 2010 dal Consiglio comunale con voto favorevole della maggioranza ed astensione della minoranza. Infine il regolamento fu redatto dopo un lungo lavoro nelle previste commissioni consiliari, con il fattivo contributo dei consiglieri di maggioranza e minoranza e il coinvolgimento delle Associazioni di categoria dei commercianti ed esercenti pubblici esercizi».

«Oggi – aggiungono Curzi e Pasquali – non accettiamo che si parli di smantellare i gazebo e di definire aree centrali o periferiche ai fini della presenza di dette strutture, senza un dibattito che coinvolga le Commissioni Consiliari (Urbanistica, Lavori Pubblici, Commercio) e le associazioni di categoria. Pertanto chiediamo che il sindaco Piunti porti immediatamente a conoscenza delle commissioni previste quelle che sono le richieste da parte della Sovrintendenza e che si arrivi quindi a un confronto, anche con le parti interessate, per valutare se esiste la necessità di cambiare il regolamento vigente. Se il regolamento si dovrà cambiare – concludono i rappresentanti del Psi – fin da ora diciamo che deve essere nell’interesse della città, dei cittadini e degli operatori del settore».


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