di Luca Capponi
“E’ la notte dei miracoli, fai attenzione, qualcuno nei vicoli di Roma, ha scritto una canzone…”. Già perché sembra un miracolo, o forse magari è solo la naturale conseguenza del lascito monumentale di un grande artista, che una generazione intera di ragazzi porti nel cuore il ricordo, e soprattutto la musica, di Lucio Dalla. Sembrerebbe scontato, si dirà, ma magari non lo è affatto. Per questo iniziative come quella portata avanti dal liceo artistico “Licini” non possono che far piacere e ridare speranza (culturale) a questi tempi da reality.
Il progetto, intitolato “La poetica di Lucio Dalla”, è stato portato avanti nell’ambito dell’indirizzo “Multimedia” grazie alla supervisione del professor Maurizio Calenti, e proprio stamane ha vissuto il suo momento clou nelle aule del “Licini”. Obiettivo dichiarato, quello di raccontare, attraverso le immagini, note, parole e sentire del cantautore bolognese scomparso esattamente 6 anni fa.
Ecco dunque i lavori dei ragazzi, abili e spigliati nel raffrontarsi con capolavori come “Caruso”, “La sera dei miracoli” e “Almeno pensami” (chitarra di Marco Piccioni e voce di Paolo Travaglini), e nel tramutare in video le atmosfere di “Cara” (Edoardo Cocco), “Vorrei sapere chi è” (Vincenzo Gargano), “Comunista” (Cristina Sciamanna), “4 marzo ‘43” (Alessandro Trombetta), “Anna e Marco” (Francesco Virgulti).
«Dalla è stato uno dei più importanti e innovativi cantautori italiani. Eclettico e originale, ha conquistato diverse generazioni di italiani addentrandosi nei più svariati generi musicali, trasmettendo emozioni incredibili. -spiega Calenti- L’idea di dar vita a questo progetto nasce con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi al mondo dei cantautori, alla loro poesia, al fine di provare a restituire attraverso un breve video quelle emozioni. Ed è interessante capire in che modo traducano in immagini quelle parole di un tempo, magari pensate e scritte in un contesto storico molto diverso. Io credo che le emozioni restino le stesse: oggi come allora. Il risultato sembra soddisfacente. E penso che il progetto possa essere ripresentato anche il prossimo anno, scegliendo ovviamente un artista diverso. Credo che ne valga la pena».
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