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“Scuola H24”, l’Isc Ascoli Centro
tra le eccellenze italiane

ASCOLI - E' partito il progetto "Scuola al centro" finanziato con 43.000 euro per dare vita ad attività extracurricolari che allunghino il tempo scuola e soprattutto diano agli alunni e alle alunne l’opportunità di sperimentare forme originali e creative di apprendimento.
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A dispetto della neve e della pioggia, dal 28 febbraio avviate le attività del progetto “Tutti al Centro!” organizzato nell’ISC “Ascoli centro – D’Azeglio”.
Le attività rientrano nel Programma Operativo Nazionale collegato ai Fondi Sociali Europei; la scuola si è aggiudicata 43.000 euro di finanziamento per dare vita ad attività extracurricolari che allunghino il tempo scuola e soprattutto diano agli alunni e alle alunne l’opportunità di sperimentare forme originali e creative di apprendimento.

Valentina Bellini (Foto Vagnoni)

Il primo modulo, che coinvolge circa quaranta alunni, tra la primaria ( cl.terze, quarte e quinte) e la secondaria (prime e seconde), si chiama “Password: lingua italiana”. L’utilizzo sempre più accurato ma anche creativo e innovativo della nostra lingua nazionale è la porta d’ingresso per la conoscenza e la piena cittadinanza dei giovani. Ecco perché si è pensato di partire proprio da questo modulo; a seguire laboratori artistici, avvicinamento agli sport meno praticati, e giochi in lingua inglese con insegnanti madrelingua. Previste anche 15 ore di incontro e formazione per le famiglie.
Questo progetto europeo, che coinvolge circa 300 alunni della scuola nasce per sostenere percorsi di inclusione e di prevenzione del disagio.

La scuola Malaspina

«Per noi inclusione significa offrire a tutti gli alunni, dalle eccellenze a quelli più in difficoltà, spazi di scuola allargati oltre alla didattica tradizionale a cui di certo non rinunciamo -dice la Dirigente Valentina Bellini – Il filosofo Umberto Galimberti, un punto di riferimento per chiunque si occupa di educazione, parla spesso di scuola h24, dove cioè i bambini e i ragazzi abbiano il più possibile opportunità di crescita sana. E dove, se non nella scuola, si possono creare questi spazi ricreativi e di incontro? Sono orgogliosa di poter dire, inoltre, che siamo tra le prime scuole del territorio e a livello nazionale ad aver intrapreso con successo questo importante percorso educativo»


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