Tra il 1914 e il 1918 il continente più progredito del mondo precipita nella guerra più feroce mai combattuta. Per cinquantatré mesi milioni di soldati vivono nelle trincee massacrandosi in inutili carneficine di massa: è la catastrofe della modernità. Dieci milioni di morti, tre imperi secolari annientati, rivoluzioni, guerre civili, nuovi Stati, nuovi nazionalismi, nuove guerre. E’ la fine del primato europeo nel mondo, la modernità trionfante della Belle Époque si trasforma nella modernità massacrante di una guerra totale. La prima guerra mondiale lascia un marchio tragico nella coscienza umana: venti anni dopo, una seconda guerra mondiale, con cinquanta milioni di morti, lo rende indelebile.
Nell’ambito delle iniziative di educazione civica per i ragazzi delle scuole di Castignano, Michele D’Andrea, storico, araldista, studioso di onorificenze e docente di cerimoniale presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, sarà il fulcro narrante di “Palle girate e altre storie – Dietro le quinte della Grande Guerra”.
La conferenza-spettacolo, che si svolgerà sabato 10 marzo al Teatro comunale (h 16), intende ripercorrere alcuni momenti cruciali del conflitto: perché scoppiò, perché tanti milioni di soldati furono massacrati e perché altri milioni continuarono a combattere per tanto tempo? Conoscere la sua storia è la condizione per trovare una risposta. Ricordarla è fondamentale, soprattutto per i nostri ragazzi, per comprendere, attraverso la storia, le difficoltà del mondo attuale.
D’Andrea è autore del libro “Palle girate ed altre storie”, un volume ricco di curiosità, aneddoti, ritratti dei personaggi, “gossip” e molti fatti insoliti e sorprendenti, un inedito viaggio al fronte raccontato come una favolosa storia per adulti e ragazzi:
«La Grande Guerra fu anche vita. Un forziere di aneddoti, storielle minute, perle umoristiche, casualità, buone stelle e cattive sorti furono messe in scena da un’eterogenea umanità trasportata in un ambiente ostile che cercava di esorcizzare l’orrore ricreando la rassicurante normalità del tempo di pace. -racconta- Tutto questo è raccontato in uno spettacolo serrato, senza il filtro della storia ufficiale e con lo sguardo rivolto all’orizzonte quotidiano del fante. Ironiche, grottesche o commoventi, le scene, le immagini e le musiche sono legate dal filo rosso del curioso e dell’inaspettato, attraverso una filo narrativo che diverte e commuove».
Seguirà l’evento un dibattito con domande preparate dalle classi che partecipano all’evento e la premiazione dei lavori realizzati dai ragazzi sulla Grande guerra. Introdurrà Fabio Polini, sindaco di Castignano, e porteranno il loro contributo il Prefetto di Ascoli Rita Stentella e il Comandante del 235° Reggimento “Piceno” Fabrizio Pianese.
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