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Nasce Arbì, il primo
«Bio-concept store» del Piceno

SAN BENEDETTO - Presentato il progetto della cooperativa Officina 1981. Carla Capriotti: «Sarà uno spazio dove saranno in vendita i prodotti della fattoria Agri sociale Ama Terra insieme a quelli di aziende della zona del sisma»
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di Stefania Mistichelli

Sostenibilità ambientale, inclusione lavorativa e cultura. Questi i cardini su cui si baserà la nascita di “Arbì. Vento di terra e di mare”, il primo bio-concept store del territorio, che vedrà la luce in autunno a San Benedetto del Tronto, in via Colombo 68. “Arbì” sarà l’esito del progetto firmato dalla cooperativa Officina 1981 insieme alla fondazione Carisap e ad una ricca rete di partner, primo fra tutti la cooperativa sociale Ama Aquilone.
«Officina 1981 nasce da una riflessione della cooperativa Ama Aquilone – spiega la presidente Francesca Pavan – i cui operatori, lavorando da trent’anni sul disagio sociale soprattutto nel settore della tossicodipendenza, hanno riscontrato la difficoltà che gli utenti avevano ad essere inseriti nel mercato del lavoro. La risposta è stata la nascita di Officina 1981, cooperativa di tipo B (che si occupa in modo preponderante di inserimento lavorativo, ndr) che oggi gestisce la Fattoria Biosociale Ama Terra. Officina 1981 collabora stabilmente con Ama Aquilone per l’attivazione ogni anno di corsi di formazione e di tirocini ad inserimento lavorativo. I corsi sono nell’ambito dell’apicoltura, della lavorazione delle carni (in questo periodo ci stiamo specializzando nella norcineria) e laboratori di trasformazione dei prodotti orticoli. Arbì è un progetto teso a coniugare ecosostenibilità, territorio, design e innovazione: è un punto vendita dei prodotti sia della fattoria agrosociale Ama Terra sia dei produttori locali provenienti in particolar modo dalle zone colpiti dal sisma. Ma non solo. Vuole essere anche un luogo d’incontro e scambio fra le persone».
Un bio-concept store, dunque, aperto ai cittadini, che potranno acquistare i prodotti, degustarli, ma anche fermarsi a leggere o partecipare a incontri culturali.
«I partner del progetto (oltre ad Ama Aquilone, Fondazione Prosolidar, Associazione Equosolidale, Libreria Prosperi De Angelis Daniele, Playmarche srl – Spin off Università di Macerata, Gasper – gruppo d’acquisto Solidale, Aiab Marche, Copagri, Camera di Commercio, Cibo Creativo, Università di Camerino, comuni di Castel di Lama, Smerillo e Folignano, associazione Nati in Adriatico) potranno organizzare iniziative come concerti, reading, momenti d’incotro – spiega Carla Capriotti di Ama Aquilone – e il cuore del progetto saranno le attività d’inclusione lavorative che potremo implementare: in particolare attiveremo due contratti e sei tirocini d’inclusione lavorativa. Naturalmente a seguire saranno attivati da Officina 1981 molti altri tirocini».
Arbì vedrà la luce con tutta probabilità in autunno. «In questa fase preparatoria – continua Carla Capriotti – con il sostegno della scuola di architettuta e design dell’università di Camerino stiamo progettando gli spazi, in modo che il concept store possa essere anche rispettoso dell’ambiente. Inoltre, partiranno a breve i corsi di formazione e i tirocini ad inserimento lavorativo».


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