Aggiornamento delle 13,27: E’ stato fatto brillare a circa due miglia al largo di Fano, dagli artificieri della Marina Militare, l’ordigno della Seconda Guerra Mondiale trovato il 13 marzo scorso vicino alla spiaggia Sassonia. Le operazioni di brillamento hanno richiesto più tempo del previsto a causa delle condizioni del mare ma sono andate a buon fine. L’alta fontana d’acqua alzata dall’esplosione della bomba, ha riferito il sindaco di Fano Massimo Seri, era visibile da terra.
Sono in corso al largo di Fano le operazione preliminari di monitoraggio per verificare la possibilità di far brillare l’ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale trovato vicino alla spiaggia Sassonia il 13 marzo: la rimozione aveva reso necessaria l’evacuazione di 23 mila persone nella zona. Se le condizioni meteorologiche e del mare lo permetteranno, verso le 11, gli artificieri e subacquei della Marina Militare – 11 uomini – effettueranno l’operazione in più fasi: verranno verificate le condizioni della bomba che sarà portata in galleggiamento da 13 ai 7 mt di profondità per evitare problemi ai fondali; poi verranno esplose due cariche: una per allontanare i pesci, l’altra per il brillamento dell’ordigno contenente oltre 200 kg di tritolo e una piccola componente di acido per l’esplosione ritardata che, secondo le informazioni ricevute, non creerà problemi all’ecosistema. Il tutto verrà sorvegliato da motovedette della Guardia Costiera.
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