Con la simpatica Cecilia Giovannozzi, classe 1946, “macellara la mogghie de Paccò” (così ha scritto l’artista sulla tela), è ripartita “L’ora del ritratto” al Caffè Meletti dove, fino al 30 marzo, il pittore Dante Fazzini realizza dal vivo il ritratto di dieci personaggi cittadini.
Ancora una volta l’artista ascolano, anche attivo animatore di sacrosante battaglie a difesa del patrimonio artistico e culturale, ha dato prova della sua straordinaria abilità nel mettere su tela, in un tempo brevissimo, meno di un’ora, sempre più rapidamente, l’espressione del “modello per una sera”. Assistere alla performance di Fazzini è un vero piacere in un locale che per atmosfera non ha eguali. Con “L’ora del ritratto” lo storico Caffè Meletti si sta anche riappropriando del suo ruolo, nella storia cittadina, di sede di attività culturali oltre che di incontro.
Il personaggio di questa sera era, come detto, Cecilia Giovannozzi, conosciutissima macellaia, insieme al marito Giovanni Celani detto Paccò, di piazza Giacomini. In questa macelleria, nata nel 1951, sono passate, e continuano a passare, generazioni di ascolani alla ricerca di prodotti di altissima qualità realizzati secondo la tradizione più antica. La Giovannozzi, con il suo sorriso bonario, con santa pazienza, si è sottoposta alla performance dell’artista. Al termine un ritratto, come i precedenti, che scava con grande efficacia e immediatezza, nelle caratteristiche fisiche e non del personaggio. Mercoledì 21 marzo, inizio sempre alle 18, è di turno Franco De Marco, giovedì Furio Cappelli e venerdì Enzo Marinelli, artista ritratto da artista. Nella prossima settimana si ripartirà il 27 marzo con Lucio Sestili seguito da Innocenzo Prezzavento, Nando Perilli e Carmelita Galiè. L’iniziativa è organizzata dal Circolo Acli “Achille Grandi” guidato da Lanfranco Norcini Pala.
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