Era un terzino sinistro con fisico da corazziere, modello Facchetti, e non a caso arrivò proprio dalle giovanili dell’Inter, insieme al terzino destro Masetto. Nella Del Duca Ascoli giocò tre campionati di serie C, dal 1962 al 1965, collezionando 85 presenze e distinguendosi per forza e correttezza. E’ stato un prototipo dei moderni terzini fluidificanti. All’età di 76 anni è scomparso Marino Rossetti, friulano di Monfalcone (Gorizia) che gli sportivi bianconeri di una certa età certamente ricorderanno.
A quei tempi le squadre avevano una formazione tipo che non si cambiava così spesso come accade nel calcio odierno. E quella della Del Duca Ascoli in quegli anni, partiva così: Colombo, Masetto, Rossetti, Mazzone, Bigoni, Tomassoni…. Fra i compagni di squadra del compianto Rossetti c’erano Capelli, Ghelli, Aldi, Marcos, gli ascolani Camaioni e Sospetti, Cavazzoni, Beccaccioli e altri.
Nel campionato 1962-1963, il primo di Rossetti in riva al Tronto, l’allenatore della Del Duca Ascoli era l’italo-canadese Skender Perolli che fu esonerato e sostituito da Alfredo Notti che rimase alla guida dei bianconeri fino al 1965. Nello stesso anno Rossetti passò al Vicenza dove rimase fino al 1971 e si fece onore in ben sei consecutivi campionati di serie A. La società Vicenza Calcio lo ricorda porgendo “le più sentite condoglianze alla famiglia Rossetti per la scomparsa di un grande protagonista della sua ultra centenaria storia. Marino Rossetti, un uomo e un calciatore con i colori biancorossi stampati nel cuore, fiero protagonista del consecutivo ventennio (1955-1975, ndr) nella massima serie”. Il Vicenza, ora in Lega Pro, proprio domani sera gioca al “Riviera delle Palme” contro la Sambenedettese. Non è escluso che i biancorossi lo facciano con il lutto al braccio.
Bru.Fer.
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