Una lite stradale per futili motivi potrebbe costare molto caro ad un trentenne ascolano protagonista di un grave episodio di violenza a danno di un ciclista incrociato lungo il suo percorso. I fatti risalgono a tre anni fa di anni quando il giovane, al volante della sua auto, incrociò un 32 enne ascolano in sella ad una bicicletta. E così, secondo l’accusa, per “ragioni di circolazione stradale” è scattato il pestaggio.
Dopo aver inseguito e raggiunto il velocipede, il trentenne ascolano, difeso dall’avvocato Mauro Gionni, ha iniziato a colpire la vittima con calci e pugni al volto e al corpo cagionando lesioni personali sotto forma di trauma cranico e contusioni varie alla spalla, al braccio oltre a escoriazioni al labbro superiore e inferiore per una prognosi complessiva di 8 giorni. Oltre alle botte arrivavano anche le minacce di morte al ciclista e alla sua famiglia. Al giovane sono contestati i reati di minacce, lesioni con le aggravanti per futili motivi.
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