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Da Meletti sulla tela di Dante Fazzini
c’è Lucio Sestili, una vita per cucina e politica

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La colonna della ristorazione ascolana, oltre che assessore comunale dell’allora Partito Socialista Italiano, ovvero Lucio Sestili, è stato questa sera il protagonista de “L’ora del ritratto” al Caffè Meletti. Il pittore Dante Fazzini, sempre più bravo nel cogliere l’espressione esterna/interna del soggetto, e anche sempre più veloce, ha concluso in meno di un’ora il ritratto del baffuto Lucio che, in piedi, è stato sì paziente ma anche con qualche “scappatella” in giro per lo storico locale.

Dante Fazzini e Lucio Sestili

Ritratto riuscitissimo, sin dalle prime pennellate, con tanto di scritta Kursaal, il nome del locale che si identifica con Lucio Sestili da ben 61 anni. Era il 1957, infatti, quando Lucio Sestili aprì il bar davanti alla sede centrale della Cassa di Risparmio. Il locale poi diventò più tardi ristorante cult portando nella ristorazione locale e regionale una ventata di grande novità. Poi, nel 1978 abbandonò quella sede – ancora oggi tristemente abbandonata – per trasferirsi in via Luigi Mercantini dove ancora oggi Lucio Sestili, insieme ai suoi familiari, è il Gran Maestro assoluto. Ristoratore, sommelier, gran conoscitore di liquori, dall’eloquio facile, sempre bonario e mai banale. «Ho cominciato giovanissimo – racconta Lucio Sestili – come aiuto cuoco al Vittoria. Poi sono passato nella pizzeria dell’Albergo Posta in via Cairoli dove fu utilizzato, per la prima volta in città, il forno a legna per la pizza. Al Caffè San Marco mi sono formato come barista». Insomma una vita dedicata al buon bere e al buon mangiare ovvero al buon vivere.

Ma Lucio Sestili è nella storia di Ascoli anche perché, per ben 10 anni, attraversando 4 sindaci, fu assessore comunale molto accorto e di “peso”, al traffico, alle gestioni dirette e al commercio. Con lui le casse comunali ebbero uno straordinaria impennata, come ricorda con orgoglio.

Il Caffè Meletti ha vissuto questa sera, con tanti spettatori incuriositi, tra i quali il direttore d’orchestra Hubert Soudant con il primo violinista dellll’Orchestra Filarmonica Ascolana Alessandro Cervo, che hanno fatto una sosta da Meletti prima del concerto al Ventidio Basso, un’altra serata d’arte e di atmosfera come non capita da nessun’altra parte. Domani sera mercoledì “L’ora del ritratto” dal vivo scatterà per l’architetto Innocenzo Prezzavento, architetto eclettico e sperimentatore, titolare negli sessanta del primo negozio cittadino di arredo d’interno, instancabile promotore di soluzioni urbanistiche. Un altro personaggio ascolano messo su tela da Dante Fazzini.

f.d.m.


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