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Pozzo dell’orrore:
scavi interrotti, almeno tre i corpi

PORTO RECANATI - Riprenderanno mercoledì o giovedì i lavori intorno al casolare abbandonato vicino all'Hotel House. I reperti finora trovati saranno analizzati per la comparazione del Dna, fino adesso gli inquirenti pensano che alcuni ossa possano appartenere a un bambino, altre ad un adulto e alcune a Camey, la 15enne scomparsa da Ancona nel 2010
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Inquirenti al lavoro

 

Riprenderanno il 3 o 4 aprile gli scavi nel pozzo dell’orrore di Porto Recanati. I lavori, infatti, sono stati interrotti per le festività di Pasqua, e riprenderanno la settimana prossima, nella zona del condominio multietnico Hotel House. L’area è transennata.  I poliziotti continueranno nei prossimi giorni a setacciare la zona dove si trova un casolare abbandonato e un pozzo, perlustrato fino a 4 mt di profondità.

I reperti verranno analizzati per l’identificazione anche mediante gli esami del Dna. Vicino al pozzo sono state trovate diverse ossa, tra queste il bacino, un pezzo di mandibola con un dente, un omero, parti di colonna vertebrale. Sono di una persona adulta e di un bambino e non è escluso che possa trattarsi di un neonato o di un bimbo molto piccolo date le dimensioni ridotte. Dovranno però essere svolti accertamenti più approfonditi. Da capire anche se ci sia un legame tra i due corpi. Mentre nei giorni precedenti era stato trovato il pozzo, altre ossa e poi una scarpa bianca, una maglietta biancastra. Dalle prime ossa trovate si era parlato di un corpo esile, forse di una persona adolescente. L’ipotesi degli inquirenti è che le ossa possano appartenere a Cameyi, la bengalese di 15 anni scomparsa da Ancona nel 2010 e vista per l’ultima volta all’Hotel House dove era andata a trovare il fidanzatino dell’epoca.


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