di Maria Nerina Galiè
Lavoro e sviluppo economico sono stati tra i temi centrali dell’assemblea pubblica che si è tenuta a Comunanza e nella quale il sindaco Alvaro Cesaroni e la Giunta comunale, come ogni anno dall’insediamento, hanno incontrato i cittadini per fare il punto sull’attività amministrativa svolta e sui progetti futuri. Ma a pochi mesi dalla scadenza del piano triennale con cui i vertici della Whirlpool si sono impegnati a non licenziare unilateralmente i dipendenti fino a dicembre 2018, il sindaco ha voluto puntare i riflettori sulle prospettive occupazionali per Comunanza e per tutti i comuni montani.
«E’ dovere di noi amministratori – ha detto – farci carico delle tematiche produttive per tutto il territorio dei Sibillini. Le linee da seguire sono due: avere rassicurazioni sul fronte Whirlpool e favorire azioni volte ad incentivare la diversificazione economica che, per la natura delle nostre zone, volge verso l’agricoltura ed il turismo».
A giugno, per iniziativa dell’amministrazione comunale di Comunanza, è previsto un importante convegno che vedrà coinvolti Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), Confindustria, sindacati, associazioni di categoria e sindaci delle aree interne, per discutere del futuro dello stabilimento comunanzese, lanciare proposte e analizzare i possibili scenari, al fine di scongiurare il peggio.
«Si deve agire prima che sia troppo tardi – ha continuato il primo cittadino – e vista l’importanza dell’argomento, per Comunanza e per i comuni vicini, confido nella più ampia partecipazione e collaborazione di tutti i sindaci coinvolti».
Lo stabilimento Whirlpool, ex Indesit, nel tempo ha proiettato l’area di Sibillini in una realtà industriale, commerciale e di diffuso benessere, che ha fatto da traino a numerosi altri stabilimenti dell’indotto su cui poggia l’economia dell’intero territorio. Un ridimensionamento, o addirittura la chiusura, sarebbero un colpo durissimo per un tessuto sociale ormai avvezzo alla tranquillità del lavoro sicuro e per nulla propenso, e forse anche impreparato, a doversi confrontare con implacabili strategie aziendali e leggi di mercato. Già prima dell’avvento del colosso americano, quando ancora lo stabilimento era nelle mani della famiglia Merloni, i lavoratori hanno visto vacillare le loro certezze e si sono trovati a fare i conti con cassa integrazione, diminuzione delle ore di lavoro e alleggerimento della busta paga: conseguenze della crisi economica e della concorrenza commerciale ma anche di una crescente offerta di forza lavoro, elargita generosamente da altri paesi europei. Sul piano nazionale già nel 2013 la Indesit aveva varato un “Piano Italia” paventando quasi 950 esuberi. Con l’acquisizione delle quote da parte della Whirlpool, nel 2015 gli esuberi erano diventati 1.350, di contro però si preventiva un investimento pari a 500 milioni di euro per la valorizzazione delle peculiarità delle sei sedi italiane: dati presentati al Mise, nell’aprile di tre anni fa, dai vertici dell’azienda americana che nel contempo si impegnavano ad astenersi da riduzioni del personale, se non per anzianità o volontà del lavoratore, fino a dicembre 2018.
Nello stabilimento di Comunanza, seppure alla produzione di lavatrici è stata affiancata quella delle lavasciuga, si evidenziavano esuberi in parte smaltiti con proposte di prepensionamento. Inoltre, mentre ai “tempi d’oro” si producevano circa 1.400.000 pezzo l’anno, nel piano dell’attuale proprietà c’era l’obiettivo, addirittura giudicato ambizioso, di portare la produzione a 800.000 pezzi.
Motivi di preoccupazione dunque ce ne sono. E’ senz’altro il momento di chiedersi cosa accadrà da gennaio 2019 in poi.
Nel frattempo Comunanza punta anche sul turismo e lo sviluppo agricolo. Il consigliere comunale Alberto Antognozzi ha assicurato che tra poco vedremo attraccare sul lago di Gerosa gli idrovolanti: «E’ previsto per giugno il volo inaugurale inserito in un percorso che partirà dal lago di Costanza per poi approdare sul lago d’Iseo, Gerosa e Gallipoli». L’evento verrà presentato alla Aero, fiera internazionale dell’aviazione che si terrà a Friedrichshafen, in Germania, dal 18 al 21 aprile prossimi e alla quale parteciperà una delegazione ascolana composta da rappresentanti di Comunanza, Montemonaco e Montefortino, i comuni che toccano le sponde dell’invaso, e della Camera di Commercio. Piantabete si trova in posizione strategica rispetto al bacino che nelle aspettative diverrà presto attrazione per gli amanti del volo, di canottaggio e del turismo d’acqua, a contatto la natura e immerso tra monti. Per la riqualificazione del borgo, in disuso da anni, il Comune di Comunanza ha ricevuto un finanziamento di un milione e mezzo di euro dai fondi europei per lo sviluppo delle aree interne e ne farà una struttura ricettiva e di servizi a sostegno dell’innovativo progetto.
Sta dando buoni frutti, e non solo in senso figurato, il “Mercato della terra”, nato dalla collaborazione tra amministrazione comunale di Comunanza e Slowfood per dare una spinta all’economia agricola dei Sibillini dopo il sisma. «Con una spesa di 167.000 euro di cui 130.000 della Fondazione Carisap – ha anticipato Tommaso Annibali, consigliere comunale e responsabile del progetto – daremo ulteriore slancio all’iniziativa. Sono previsti investimenti nella comunicazione e nelle strutture a dotazione degli agricoltori che ogni ultimo sabato del mese espongono i loro prodotti localmente ma che partecipano anche ad eventi nazionali del circuito Slowfood. In seguito realizzeremo un manufatto da adibire a sede stabile e che si chiamerà Oasi del Gusto».
Altri gli interventi elencati nel corso dell’Assemblea e che vanno dall’ammodernamento e la riqualificazione di strade, impianti, cimitero, arredo urbano e strutture di uso collettivo, alla ristrutturazione e adeguamento sismico di edifici pubblici, come palazzo comunale e scuole. Ingenti le risorse economiche messe in campo: previste in bilancio le spese a carico delle casse comunali; già approvati gli aiuti economici provenienti da altri fondi nazionali, primo tra tutti quello per il terremoto.
Avioturismo sul Lago di Gerosa Sabatini punta sugli idrovolanti
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