Orecchini, spille, medaglioni, bracciali, anelli, catenine, medaglie e monete di diverse tipologie: è il “bottino” raccolto, secondo l’accusa, da una badante (A.F.) nella casa dove viveva con l’anziana donna che in realtà doveva assistere. Proprio la coabitazione e l’ospitalità sono state considerate delle aggravati dal pm Cinzia Piccioni che ha mandato sotto processo la donna.
I fatti risalgono al 2012 e si sono verificati in una casa di San Benedetto. La “merce” alla fine fu rivenduta per una cifra vicina ai seimila euro. Il giudice Barbara Pomponi ha condannato la badante ad una pena di un anno e quattro mesi. La difesa, rappresentata dall’avvocato Alessandro Scendoni, annuncia ricorso in appello.
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