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Un Ascoli irriconoscibile
viene travolto dal Foggia (3-0)
Un pericoloso passo indietro
(Foto)

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Bianconeri a testa bassa dopo il 3-0, pronti a rimettere palla al centro

di Bruno Ferretti

(fotoservizio Edo)

Una disfatta. Lo stadio “Zaccheria” di Foggia continua ad essere tabù per l’Ascoli. Nove partite disputate, nove sconfitte. Anzi dieci se consideriamo anche la finale playoff per la promozione in serie B con il Castel di Sangro, persa ai rigori il 24 giugno 1966. Lo “Zaccheria” fu designato come campo neutro.

L’amaro saluto dei bianconeri al fischio finale

Netta e meritata la sconfitta odierna dell’Ascoli. La 17esima del deludente campionato. Il 3-0 ci sta tutto e non ammette repliche. La squadra di Cosmi subisce il gioco degli avversari dall’inizio alla fine senza mai rendersi pericolosa dalle parti dell’ex portiere bianconero Guarna che trascorre una serata davvero tranquilla. L’Ascoli entra in campo senza la necessaria determinazione e con le gambe molli. Un lusso che non può e non deve permettersi di fronte alla sua pessima classifica. Fin dai primi minuti si vede che non ha lo spirito giusto per contrastare un avversario che pure ha perso ben 7 partite in casa. I bianconeri vanno subito in difficoltà e si fanno chiudere nella loro metà campo. Nessuna ripartenza, nessuna azione di disturbo e il Foggia prende decisamente il sopravvento. Un atteggiamento mentale sbagliato, esattamente il contrario di quello che dovrebbe avere una squadra in lotta salvezza. E tutto questo non può essere giustificato dal forfait, in extremis, di D’Urso bloccato da un virus intestinale. Cosmi al suo posto inserisce Baldini e, come previsto, sostituisce a sinistra l’infortunato Pinto con Mignanelli. Tutto invariato il resto.

I tifosi del Picchio allo “Zaccheria”

Dopo un’azione di Varela (4’) che guadagna un angolo, inizia il monologo dei pugliesi. Il tiro di Kragl dal limite (11’) è deviato da un difensore in angolo. Segue un traversone testo di Mazzeo dalla sinistra che attraversa tutto lo specchio della porta. Ma al 24’ il Foggia passa. Agazzi, sostituto dello squalificato Agnelli (e nessuna parentela con il portiere dell’Ascoli), si libera al limite dell’area di due avversari e allarga per Mazzeo spostato a sinistra: stavolta sul traversone teso si catapulta Deli e la spinge dentro. L’Ascoli incassa il colpo ma non ha la forza e la capacità per reagire. E un minuto prima dell’intervallo incassa il secondo gol. Mischia in area ascolana, Gigliotti si gira, nessuno spazza via e il tiro sbagliato di Zambelli diventa assist per Mazzeo che da due passi mette a segno il suo gol numero 15.
C’è un secondo tempo da giocare e quindi tutto il tempo per riaprire la partita, ma la squadra di Cosmi ormai non c’è più. Il tecnico lascia negli spogliatoi Gigliotti e Buzzegoli, sostituiti rispettivamente da Cherubin e Kanoute. La musica non cambia e il Foggia continua ad essere padrone incontrastato della partita. L’Ascoli appare irriconoscibile rispetto alla squadra che nelle precedenti 4 partite era riuscita a conquistare 10 punti. Guarna para senza difficoltà una deviazione di testa di Monachello su passaggio di Varela (5’) e poco dopo arriva il tris dei pugliesi. Deli va via sul filo del fuorigioco, entra in area palla al piede, e Agazzi lo atterra afferrandogli la caviglia con la mano destra.

Lanni para il rigore

L’arbitro decreta rigore ed espulsione del portiere. Cosmi richiama Baldini e fra i pali torna Lanni che para, in tuffo, il rigore di Mazzeo. Sembra essere un segnale positivo per l’Ascoli ma è solo illusione perchè dopo soli tre minuti arriva il terzo gol del Foggia che chiude definitamente la partita. Lo realizza il difensore e capitano Loiacono, deviando da due passi un diagonale di Kragl. E’ il suo primo gol in serie B. Poi Stroppa (27’) cambia i due attaccanti Mazzeo e Nicastro inserendo al loro posto Duhamel e l’ex bianconero Beretta. Poi Greco lascia il posto a Scaglia. L’arbitro, come aveva già fatto alla fine del primo tempo, fischia la fine senza recupero. Tanto sarebbe stato del tutto inutile

FOGGIA (3-5-2): Guarna; Calabresi, Camporese, Loiacono; Zambelli, D. Agazzi, Greco (33’st Scaglia), Deli, Kragl; Mazzeo (27’st Beretta), Nicastro (27’st Duhamel). A disposizione: Noppert, Figliomeni, Tonucci, Martinelli, Rubin, Floriano, Ramè, Fedato. Allenatore: Stroppa.

ASCOLI (3-5-2): M. Agazzi; Padella, Mengoni, Gigliotti (1’st Cherubin); Mogos, Addae, Buzzegoli (1’st Kanoute), Baldini (10’st Lanni), Mignanelli; Varela, Monachello. A disposizione: De Santis, Florio, Martinho, De Feo, Parlati, Castellano, Clemenza, Ganz, Rosseti. Allenatore: Cosmi.

Arbitro: Fourneau di Roma (assistenti Cecconi e Lanotte, 4° ufficiale De Santis).

Reti: 24’pt Deli, 44’pt Mazzeo, 13’st Loiacono.

Note: spettatori 10.250. Espulso 10’st Agazzi (A) per fallo da ultimo uomo. Angoli 6-5 per l’Ascoli. Recupero 0’+0′.

 

 

 


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