di Bruno Ferretti
(Foto Edo)
Otto pareggi in undici partite. E’ il singolare bilancio di questa 14esima giornata di ritorno nel segno di un notevole equilibrio. Hanno vinto solo Foggia (3-0 nell’anticipo con l’Ascoli), l’Empoli capolista (3-2 con la Pro Vercelli) e il fanalino di coda Ternana (0-3 a Novara). L’Ascoli, in zona salvezza, ha perso un punto rispetto a tutte le sue antagoniste ad eccezione del Novara sconfitto in casa, e tre punti rispetto alla Ternana che ha lasciato l’ultimo posto alla Pro Vercelli. Gli umbri adesso solo a tre lunghezze dal Picchio, ma non è detto che questo sia un danno perché nelle ultime due giornate affronteranno Pro Vercelli e Avellino sicuramente con altro spirito. Per il Picchio, tutto sommato, poteva andare peggio considerando che la Pro Vercelli era passata in vantaggio ad Empoli, il Cesena a Salerno e l’Avellino a Chiavari.
A sette giornate dalla fine, con 21 punti ancora in palio, può succedere tutto. E il contrario di tutto. A questo punto del campionato non esiste più una logica attendibile: ogni partita può essere quella decisiva e ogni previsione facilmente smentita. Finisse oggi Pro Vercelli (31), Ternana (33) e Ascoli (36) sarebbero retrocesse, mentre Entella (37) e Cesena (38) disputerebbero lo spareggio playout. Ma Brescia e Novara che hanno 39 punti e l’Avellino 40 non possono certo considerarsi fuori dalla zona rossa. E mettiamoci pure Cremonese (42) e Salernitana (43) che si affronteranno martedì nel turno infrasettimanale. Turno che, come noto, sarà aperto lunedì dall’anticipo Ascoli-Parma (ore 20,30).
La salvezza del Picchio passa soprattutto al “Del Duca” dove dovrà disputare 4 delle ultime 7 partite: dopo il Parma, la squadra di Cosmi ospiterà Perugia, Avellino e all’ultima giornata il Brescia. Le ultime tre partite fuori casa saranno contro Cremonese, Entella e Pescara. Numeri alla mano, l’Ascoli ha la possibilità di salvarsi. O quantomeno di andare ai playout. Ma potrà riuscirci solo se affronterà questa parte finale del campionato con la necessaria grinta, con i cosiddetti “occhi di tigre”. Ovvero scendere in campo con la voglia di combattere, lottare su ogni pallone, non arrendersi mai. Diversamente ci sarebbero ben poche speranze per l’Ascoli visto venerdì sera nell’anticipo a Foggia. Cioè una squadra compassata, passiva, senza gioco e senza orgoglio che sembrava scesa in campo per disputare un’amichevole. Occorre augurarsi che la 17esima sconfitta (triste primato stagionale) possa servire da lezione al Picchio. Per la serie: come non si deve giocare per salvarsi.
Nel turno infrasettimanale di martedì prossimo ci sarà Pro Vercelli-Pescara, una sorta di ultima spiaggia per i piemontesi, mentre la Ternana ospiterà il Foggia che si è portato a soli due punti dai playoff e quindi avrà forti motivazioni. Il menù comprenderà ben tre testa-coda: Ascoli-Parma, Cesena-Empoli, Avellino-Frosinone. L’Entella giocherà invece a Venezia, settimo in classifica e deciso a consolidare la propria posizione nei playoff. E il Brescia a La Spezia.
Un Ascoli irriconoscibile viene travolto dal Foggia (3-0) Un pericoloso passo indietro (Foto)
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