Un tifoso condannato e tre assolti. E’ stata questa la sentenza del giudice Marco Bartoli nel procedimento partito a seguito delle denunce dell’ex presidente dell’Ascoli Calcio, Roberto Benigni. Alla fine, C.L., è stato condannato alla pena di un anno oltre ad un risarcimento di 10.000 euro e 3.500 euro di spese legali.
Nel corso dell’udienza, il tifoso aveva offerto la somma di 1.000 euro per chiudere la causa, ma non è stata accettata dalla parte offesa. Nel mirino in particolare era finita una pagina facebook denominata “Benigni vattene” sorta nel 2011 dove erano stati poi messaggi minacciosi verso l’allora patron bianconero. Dalle successivi indagini della polizia postale era stato possibile risalire all’autore della pagina e di alcuni dei post. Il pm Enrica Ruggieri aveva chiesto proprio la condanna ad un anno e un’ammenda di 200 euro per uno dei tifosi poi assolto. Il difensore di Benigni, l’avvocato Mauro Gionni in udienza ha ricordato che “dal fallimento della società bianconera l’ex presidente ci ha anche rimesso la casa finita all’asta” e il clima che si era generato aveva creato allarme anche tra familiari, tra cui i nipoti che avevano riferito al nonno l’esistenza di quella pagina.
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