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Omicidio Marilungo, indagini serrate
Il fratello: «Violenza inaudita»

SANT'ELPIDIO A MARE - Dal racconto del fratello della vittima, appare plausibile che sia passato diverso tempo tra l'irruzione dei malviventi e l'allarme a soccorritori e forze dell'ordine. I ricordi dell'uomo vanno valutati con attenzione, tenendo conto delle violenze subite e dello shock per la perdita del familiare, ma l'impressione di Sergio è che sia scorso un tempo piuttosto prolungato
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Stefano Marilungo

Sembrano emergere novità significative, soprattutto circa l’orario, sulla tragica rapina costata la vita all’impresario di pompe funebri Stefano Marilungo. Dal racconto del fratello della vittima, appare plausibile che sia passato diverso tempo tra l’irruzione dei malviventi e l’allarme a soccorritori e forze dell’ordine. I ricordi dell’uomo vanno valutati con attenzione, tenendo conto delle violenze subite e dello shock per la perdita del familiare, ma l’impressione di Sergio è che sia scorso un tempo piuttosto prolungato, forse anche un’ora, tra il momento in cui i rapinatori sono entrati, con la scusa di visionare una bara per un parente deceduto, e quello in cui l’uomo, strisciando verso l’uscita con mani e piedi legati, è riuscito a portarsi verso l’uscita dell’abitazione, dove il portone era stato lasciato socchiuso dai malviventi in fuga. I rapinatori si sarebbero trattenuti quindi per diversi minuti, con un’azione insistita ed un crescendo di violenza, poi è servito altro tempo a Sergio Marilungo, stordito dalle percosse e legato, per trascinarsi fuori.

«Ho sentito mio fratello lamentarsi, pensavo stesse male, sono sceso per vedere cosa stesse succedendo, nell’appartamento non c’era e sono sceso di sotto, dove l’ho visto legato – ha raccontato l’uomo alle persone più care che in queste ore lo stanno confortando in ospedale, da cui dovrebbe uscire oggi – Mi sono venuti contro, ho preso almeno un paio di pugni, poi mi hanno legato. Sono stati di una violenza inaudita. Spero che le forze dell’ordine riescano a prenderli».

 Marilungo ha ricevuto la telefonata del sindaco Alessio Terrenzi, che ha voluto esprimergli cordoglio per la perdita del fratello Stefano. «Gli ho manifestato, oltre alle condoglianze, la vicinanza e l’affetto dell’intera città, sconvolta da questo episodio gravissimo. E’ profondamente addolorato, non potrebbe essere altrimenti dopo la perdita in un modo tanto drammatico di una persona così vicina, ma l’ho sentito molto lucido e fiducioso negli inquirenti affinché facciano giustizia. Come ho già detto ieri a caldo, non servono polemiche, ma piena coesione da parte di tutta la comunità elpidiense. Ringrazio il Prefetto di Fermo, con cui mi sono sentito telefonicamente ieri, poco dopo la drammatica notizia, e che ha convocato per giovedì il Comitato provinciale sull’ordine e la sicurezza, un segnale di massima attenzione, vista la gravità dell’accaduto, che ho molto apprezzato».

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