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Pagellone Samb:
Perina e Rapisarda top player

SERIE C - Nettamente sopra la sufficienza lamaggior parte dei calciatori. Note stonate Bacinovic e la società, soprattutto per l'evidente difficoltà manifestata nel sapere gestire i momenti di difficoltà ed una scarsissima capacità comunicativa e di interfacciarsi con tutto l'ambiente
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di Benedetto Marinangeli

Terminata la regular season è naturale stilare il classico pagellone della Sambenedettese che ha chiuso il campionato al trerzo posto e si appresta ad affrontare i playoff: 28 squadre per un posto solo disponibile per poter salire in B insieme a Livorno, Padova e Lecce,

Perina 8: Dopo un inizio shock con il Gubbio, l’estremo difensore pugliese è stato l’autentico protagonista di questa seconda parte di stagione. Prestazioni sempre estremamente positive con la ciliegina finale del rigore parato a Trieste a Bracaletti che ha permesso alla Samb di chiudere al terzo posto in classifica. Julio Cesar è il suo idolo e si vede.

Aridità 6: Sempre sul pezzo, poi l’infortunio lo mette fuori gioco. Con l’arrivo di Perina si accomoda in panchina.

Pegorin 6: Nelle poche partite disputate conferma il suo valore ma poi si blocca anche lui.

Conson 7: Reduce da una retrocessione con il Forlì, torna in rossoblù con tanta voglia di fare bene e si vede. Sempre sul pezzo. Nel finale della regular season accusa qualche battuta a vuoto ma a Trieste torna The Wall.

Miceli 7: Una scommessa che diventa una splendida realtà. Dopo un’annata tra Viterbo e Olbia, inizia la stagione in panchina ma poi con l’arrivo di Capuano, nella difesa a tre diventa elemento imprescindibile. Decisiva, per il terzo posto, la sua rete a Trieste come quella che aveva sbloccato il match casalingo con il Santarcangelo.

Il portiere Pietro Perina

Patti 6,5: Quando il clima gara diventa incandescente è il primo a farsi sentire. Difensore esperto ed arcigno rappresenta una garanzia per tutto il reparto arretrato rossoblù

Di Pasquale 6,5: Il giovane difensore di Sant’ Omero ha poco spazio ma nelle occasioni in cui viene impiegato è sempre estremamente positivo. Di rilievo la doppietta realizzata nel derby con la Fermana.

Mattia 6,5: Centrale o esterno a destra. Questo o quello per me pari sono, sempre utile alla causa rossoblù. Un bel gol a Bolzano con il Sud Tirol.

Rapisarda 8: E’ il pendolino della Samb. Il 3-5-2 di Capuano ne esalta le qualità fisiche e tecniche. Diventa anche incisivo in zona gol. Tre le reti realizzate.

Tomi 6: Dall’ ex Prato ci si attendeva di più. Alcune sbavature hanno determinato situazioni e risultati negativi per la Samb. E’ tra i rossoblù con maggiori presenze.

Ceka sv: Capuano lo getta nella mischia a Padova ed il giovane esterno difensivo è autore di una prestazione più che sufficiente. Per il resto colleziona più presenze con la Nazionale Under 21 dell’ Albania che in maglia rossoblù. Espulso a Pordenone.

Bacinovic 5: Doveva essere l’ uomo in più, l’uomo che doveva fare la differenza. Ed invece a parte un paio di occasioni tra cui la maiuscola prestazione di Reggio Emilia, non si è visto il calciatore dello scorso anno. Finisce anche nel dimenticatoio con Capuano che era riuscito anche a farlo dimagrire di quasi sette chili. E poi ecco la diatriba a con il presidente Fedeli.

Gelonese 7: Una piacevole realtà. Dopo l’ annus horribilis di Ancona, il centrocampista classe ’95 sta dimostrando in rossoblù tutto il suo valore. Elemento imprescindibile sia per Moriero che per Capuano.

Marchi 7: Arrivato a gennaio, dopo una prima parte di stagione in naftalina a Livorno, entra subito nei meccanismi della squadra e si fa apprezzare per grinta e dinamismo. Fondamentale.

Francesco Rapisarda

Bove 6: Classe ’98 scuola Juventus fa vedere di possedere ottime qualità (due volte a segno). Poi, però, quando è pronto per il salto di qualità, scompare dai radar. Si lussa la spalla ed ora tornerà estremamente utile nei play off.

Bellomo 6,5: Croce e delizia. Quando si mette al servizio della squadra è fenomenale, ma quando pensa di risolvere da solo la partita diventa irritante. La sua tecnica sopraffina potrà fare la differenza nei play off. Squalificato salterà la gara di andata del 20 maggio.

Candellori 6: Nelle gare disputate dimostra di potere stare nel gruppo e con merito.

Demofonti sv: E’ l’unico che non è mai sceso in campo nelle 38 giornate della regular season.

Di Massimo 6,5: E’ cresciuto tantissimo sia fisicamente che dal punto di vista comportamentale. Un po’ troppo innamorato del pallone si intestardisce nel dribbling invece di passare la sfera al compagno libero. Questo lo porta a strafare, deve essere più freddo in zona tiro.

Esposito 6,5: Il maghetto parte alla grande, esaltando la tifoseria. Quando la palla è tra i suoi piedi, tutto può accadere. Poi il mal di schiena ne limita prestazioni e rendimento.

Miracoli 7: Dieci reti, oltre un mese fuori per infortunio. Non è mai entrato nelle grazie del presidente Fedeli ma la sua presenza in campo si sente. Con Moriero, a Trieste, ritrova la maglia da titolare. La sua fisicità sarà importante nei play off.

Stanco 6: Al rientro dopo un lungo periodo di inattività segna tre reti importanti nella regular season.

Valente 6: Parte forte con Moriero, poi l’arrivo di Capuano ed il cambio di modulo lo penalizzano. Quando viene impiegato cerca sempre di dare il massimo. A Trieste si è rivisto il vero Valente. Potrebbe essere l’arma in più nei play off.

Moriero 6: Le due sconfitte consecutive con Vicenza e Sud Tirol gli sono costate la panchina. Nonostante le critiche della piazza e del presidente Fedeli, ha sempre portato avanti il suo credo calcistico non cadendo mai in banali e controproducenti discussioni. Richiamato alla guida della Samb, avrà il compito di provare ad andare il più in là possibile nei play off. Sotto il profilo agonistico e di concentrazione a Trieste si è già vista un’altra squadra.

Capuano 6,5: Meriterebbe un voto ben più alto se nell’ ultimo mese la Samb non avesse accusato una evidente flessione sotto il profilo dei risultati (una vittoria e tre sconfitte il bilancio). Paga anche l’inesistente rapporto con la società. Un vulnus insanabile nato nel corso del calcio mercato di gennaio che, alla fine ha segnato il suo destino. Ma due galli in un pollaio difficilmente riescono a convivere.

Società 5: Ha rispettato i programmi della vigilia: “Migliorare la settima posizione dello scorso anno”. Massima puntualità nei pagamenti di stipendi e contributi. Ed anche una campagna acquisti di gennaio di spessore. Cose di grandissima rilevanza e che rappresentano senza ombra di dubbio un vanto per il club del Riviera delle Palme e che dimostrano, semmai ce ne fosse stato il dubbio, la grandissima serietà della famiglia Fedeli. Per questo meriterebbe un bel dieci. Ma tutto ciò è stato vanificato dall’ evidente e netta incapacità di sapere gestire i momenti di difficoltà che nel corso di una stagione agonistica possono capitare. Attacchi frontali a calciatori ed allenatori ed una scarsissima capacità comunicativa e di interfacciarsi con un ambiente che già di per se bipolare. Alla fine tutto ciò ha inciso in questo finale della regular season nel rendimento della squadra.


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