Dopo aver chiuso positivamente l’annoso contenzioso con Ascoli Servizi Comunali mediante la stipula della transazione tra le parti a dicembre 2017, si apre la decisiva fase per la redazione e l’approvazione definitiva del Piano d’ambito dei rifiuti, strumento fondamentale per pianificare la gestione dei prossimi 15 anni e uscire dall’attuale emergenza. L’Ata Rifiuti Ato5 Ascoli Piceno ha, infatti, presentato al servizio urbanistica della Provincia l’istanza di avvio della procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas) così come prescrive la normativa.
Tra gli atti presentati ai fini della valutazione dell’istanza figurano, oltre al documento preliminare del Piano d’Ambito, il documento di scoping, finito di predisporre proprio di recente e che delinea in via preliminare gli elementi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica per l’ottenimento della Vas. Nell’istanza, accanto ai soggetti competenti in materia ambientale istituzionalmente previsti dalla procedura, si richiede anche il coinvolgimento delle associazioni sindacali ed ambientali all’insegna della volontà dell’Ata di conseguire il massimo livello di condivisione da parte di tutti gli attori dello sviluppo locale e dei soggetti rappresentanti la comunità locale nel suo complesso, come già fatto per l’approvazione del documento preliminare.
Da evidenziare che nel dicembre scorso il documento preliminare del Piano d’ambito aveva ottenuto il via libera da parte della Regione Marche per quanto concerne la conformità al Piano regionale dei rifiuti. Da segnalare inoltre che la valutazione di congruità era stata rilasciata senza nessun rilievo sia sotto il profilo dell’analisi tecnica che sotto quello delle prospettive indicate per la programmazione dei futuri scenari.
«L’istanza presentata oggi -sottolinea il presidente della Provincia e dell’Ata Rifiuti Paolo D’Erasmo- certifica un lavoro attento, puntuale e complesso compiuto dall’Ata in appena un anno e, in particolare, dei sindaci che hanno approvato all’unanimità nel giugno 2017 il documento preliminare elaborato in proficua concertazione con i Comuni, le associazioni ambientaliste, di categoria e le organizzazioni sindacali». «Il documento -ricorda D’Erasmo- fissa alcuni obiettivi importanti come la riduzione dei rifiuti di almeno del 10%, l’implementazione della raccolta differenziata e l’ammodernamento degli impianti per il trattamento e prevede iniziative per la riduzione della produzione di rifiuti come lo sviluppo del compostaggio domestico e di comunità, il potenziamento dei centri del riuso e la valorizzazione degli impianti esistenti. Ora, con l’avvio della procedura di Vas, siamo di fronte ad un altro snodo decisivo per l’approvazione del Piano d’ambito e su questo percorso si intende procedere in maniera rapida e, nel contempo, rigorosa e trasparente nella consapevolezza di dover conseguire un traguardo importante per il territorio e le generazioni future».
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