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La Caritas della Diocesi
traccia il bilancio 2017

SAN BENEDETTO - Il vescovo Bresciani: «E’ giusto evidenziare il lavoro dei volontari e che si sappia dove sono andati a finire i soldi: una operazione verità che non serve per vantarsi, ma per fare di più e meglio». Tanti progetti realizzati e servizi offerti
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Il vescovo Carlo Bresciani (al centro) insieme ai rappresentanti della Caritas che hanno illustrato le varie attività

di Benedetto Marinangeli

La Caritas della Diocesi di San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto ha presentato il bilancio finanziario e delle attività svolte nel 2017. «Quanto viene realizzato – dice il responsabile don Gianni Croci – è opera prima di tutto dei tanti volontari, della collaborazione con la fondazione Carisap, la Fondazione Sgariglia ed altre realtà presenti nel territorio come la cooperativa Santa Gemma Galgani, Casa Lella, il Gus. Preziosa è poi la collaborazione con la Onlus Santa Teresa D’Avila e fondamentali sono i contributi provenienti dall’ 8xmille ma anche dalla generosità di tante persone e delle comunità parrocchiali. Vorrei ringraziare anche le Suore del Piccolo Fiore di Betania che vivono in Caritas e tutti i volontari che prestano servizio nelle Caritas parrocchiali ed in particolare quelli della nostra diocesi». «E’ giusto – aggiunge il vescovo Carlo Bresciani – che venga evidenziato il lavoro dei volontari e che chi ha fatto offerte sappia dove i soldi siano andati a finire. E’ un’operazione verità che non serve per vantarsi  ma per fare ancora di più e meglio. E’ opportuna la citazione tratta dall’ esortazione Gaudete et exultate in cui Papa Francesco ci mette in guardia di fronte a due errori nocivi e cioè trasformare il cristianesimo in una sorta di Ong e di diffidare dell’ impegno sociale degli altri. Tutto questo per dire che quando parliamo di Caritas, tutti noi sappiamo che entra in gioco la questione della chiamata alla santità».

Presso la Caritas diocesana sono impegnati un centinaio di volontari ed a questi si aggiungono quelli che animano le Caritas parrocchiali ed inoltre sono operativi anche quattro ragazzi del servizio civile e cinque giovani che si occupano dei progetti di accoglienza. Nel 2017 ha presentato e attuato progetti importanti nel territorio. Innanzitutto Aggiungi un posto..anche per me!, promosso dall’ associazione SantaTeresa D’Avila-onlus e realizzato insieme alla Fondazione Carisap di Ascoli Piceno, grazie alla disponibilità della Fondazione Maria Rosa Novelli e Carlo Sgariglia onlus. Si pone come finalità prioritaria quella di sostegno alle persone con disagio, uomini senza fissa dimora, giovani disoccupati e senzacasa, famiglie monoparentali formate da padri separati con basso reddito, donne strappate alla tratta e sole, offrendo loro un alloggio d’emergenza e/o di lungo periodo, con anche una presa d’incarico della loro persona. E poi ecco Una casa per te!, progetto realizzato con i fondi dell’8 x mille dalla Caritas Italiana, aventi come co-gestori la Onlus S. Teresa e la Cooperativa S. Gemma Galgani ed ha l’obiettivo di intercettare e prevenire tutte le situazioni di disagio, intervenire sulle persone a rischio di povertà con azioni di sostegno, accompagnare le persone e le famiglie fragili e monoparentali, attraverso un sostegno lavorativo di tipo economico, verso un’ autonomia sociale. La Caritas Diocesana, nel 2017, ha portato avanti anche l’attività di mappatura nelle zone colpite dal sisma. Nel prossimo mese di luglio, a Force verrà inaugurato il nuovo centro comunità.

Per quanto riguarda il rapporto tra immigrati e volontariato don Gianni Croci è esplicito. «Alla Caritas – spiega – abbiamo accolto tra i volontari diversi giovani tra i richiedenti asilo. Se da una parte alcuni volontari hanno fatto fatica, dall’ altra sono stati smontati tanti pregiudizi e si è percepita la diversità come grande ricchezza. Lo scorso mese di agosto non avremmo potuto gestire la mensa senza di loro. La loro presenza spesso umile e laboriosa, ci interroga sui nostri giovani e i loro valori». Per quanto riguarda i servizi alla persona, i dati sono tratti dall’ OsPo (Osservatorio delle risorse e delle Povertà). Per quanto riguarda i passaggi registrati per sesso alla Caritas, il 54,40% sono donne ed il 45,30% uomini. L’analisi dei bisogni evidenzia come povertà e occupazione siano in testa con il 27,40%, mentre il 17,60% degli utenti ha problematiche abitative ed il 10,60% problemi familiari. L’ 87,60% richiede alla Caritas beni e servizi materiali. Quasi identica, 81,40% l’analisi degli interventi effettuati. Importanti anche i dati dei servizi offerti. Lo sportello lavoro ha registrato 160 nuovi passaggi di persone in cerca di lavoro e 89 sono stati di seguito pratica (iniziati nel 2016). Nel 2017 sono stati distribuiti viveri a 251famiglie registrate per un totale di 793 codici fiscali. Il servizio docce ha garantito un totale di 1780 interventi, mentre il barbiere ne ha garantiti 562. Nel 2017 la mensa ha servito 21.454 pasti mentre si sono registrati 1601 passaggi di utenti per quanto riguarda il servizio vestiario. L’armadio dei Piccoli sito in via Pizzi, presso il Centro pastorale, ha totalizzato 394 passaggi di nuclei familiari. Infine il poliambulatorio nel corso del 2017 ha effettuato 738 prestazioni sanitarie di cui 288 odontoiatriche, 140 per il medico di base e 106 di ginecologia. La Caritas diocesana chiude in parità sia il bilancio attività –passività che quello costi-ricavi.

 

 


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