«Una scelta che non ci convince e che non condividiamo, frutto di una posizione unilaterale dell’azienda, posta al tavolo del ministero dello Sviluppo economico senza un passaggio preliminare con le istituzioni coinvolte. È grave sia la scelta aziendale di muoversi in una direzione che penalizza lavoratori e territorio, sia che si affermi che a Roma la Regione non fosse presente». Lo afferma in una nota l’assessore regionale alle attività produttive Manuela Bora dopo il drammatico vertice di Roma sul caso Whirlpool in cui sono stati annunciati 130 esuberi per il sito di Comunanza.
La Regione c’era con un proprio rappresentante, come sempre avviene quando in gioco c’è il lavoro e il futuro dei lavoratori. Faremo di tutto per continuare la trattativa e scongiurare scelte sbagliate, prese e portate avanti senza un confronto con le parti coinvolte. Ci adopereremo affinché il piano industriale non comprometta la capacità produttiva dello stabilimento di Comunanza. Al Tavolo di Roma abbiamo già preso contatti con i vertici aziendali, preannunciando loro la necessità di un confronto presso la sede della Regione Marche prima del prossimo appuntamento al Mise del 6 luglio. Come governo regionale vogliamo garanzie dal nuovo piano industriale che non può risolvere i problemi aziendali penalizzando il sito marchigiano».
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